Come preannunciato ad aprile (anche nel corso di un convegno) il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica ha presentato oggi una proposta di legge, “votata all’unanimità da tutti i componenti dell’organismo di controllo“, contenente alcune modifiche alla legge sul Sistema di informazione per la sicurezza.
In base a quanto riportato dalla stampa (ed in attesa di leggere il testo) le modifiche andrebbero a rafforzare il DIS, in quanto struttura di coordinamento delle due Agenzie, ed il Copasir. In quest’ultimo caso sia riguardo al procedimento di apposizione del Segreto di Stato sia riguardo alla possibilità di attivare ispezioni interne.
Il Reparto Informazioni e Sicurezza dello Stato Maggiore della Difesa, inoltre, pur non venendo inserito nel Sistema sarebbe comunque sottoposto al controllo del Copasir al quale, tramite una modifica all’articolo 30, sarebbe attribuito anche il compito di “accertare che funzioni attribuite dalla legge n.124 a Dis, Aisi e Aise, non siano svolte da nessun altro ente, organismo o ufficio e verificare che organismi non appartenenti al sistema di informazione per la sicurezza (…) operino nel rispetto della legge.”
Dimenticavo… nell’iniziativa legislativa particolare attenzione sarebbe rivolta alla protezione dalla “minaccia cibernetica” con maggiori poteri attribuiti al Presidente del Consiglio, il DIS come coordinatore dell’attività informativa in materia cyber ed un documento strategico (annuale?) per la difesa delle infrastrutture critiche.
In aggiornamento: “I Servizi segreti potranno intercettare chi destabilizza l’economia italiana” (Il Fatto), “Copasir pronto alla riforma D’Alema” (L’Unità), “Più potere di controllo sul Segreto di Stato” (Il Messaggero).