L’intelligence francese, la strategia, la previsione e l’accademia

In attesa che il governo francese pubblichi una versione in lingua inglese del Libro bianco diffuso ieri mattina ho iniziato a dare un’occhiata alla versione originale, concentrandomi in particolare sulla parte dedicata all’intelligence (da pag. 70): “conoscenza ed anticipazione”, come viene chiamata nel documento la sezione riguardante il renseignement della Repubblica francese.
Oltre a ribadire concetti già espressi nel precedente documento del 2008 (ad es.: la centralità dell’intelligence per la sicurezza nazionale, un miglior coordinamento delle sue attività e l’importanza della funzione previsionale) il governo francese annuncia:

a) la pubblicazione di una strategia nazionale per l’Intelligence in un documento elaborato dal Conseil national du renseignement:

Le renseignement joue un rôle central dans la fonction connaissance et anticipation. Il irrigue chacune des autres fonctions stratégiques de notre défense et de notre sécurité nationale. Il doit servir autant à la prise de décision politique et stratégique qu’à la planification et à la conduite des opérations au niveau tactique. Au-delà, il éclaire notre politique étrangère et notre politique économique. Un effort particulier doit donc lui être consacré pour la période à venir, qui devrait concerner à la fois les ressources humaines et les capacités techniques de recueil et d’exploitation des données.[…]
Également instauré en 2008, le conseil national du renseignement, qui se réunit sous la présidence du Chef de l’État, doit assurer le pilotage stratégique du renseignement. À l’avenir, il arrêtera une stratégie nationale du renseignement dont les grandes lignes seront rendues publiques. Document de référence, cette stratégie confortera la légitimité des activités de renseignement.

b) il rafforzamento ed il coordinamento interministeriale delle attività previsionali effettuate all’interno dell’amministrazione francese.

Quest’ultimo aspetto è molto interessante e può essere utile esaminarlo un po’ più nel dettaglio.
Nel documento si afferma che, considerata l’estrema importanza della funzione previsionale in quanto strumento di prevenzione e di gestione delle crisi oltre che di pianificazione strategica, e pur prendendo atto degli sforzi effettuati, questi ultimi non possono, però, essere considerati ancora sufficienti. Da qui la necessità di potenziare le attività “prospettiche”, coordinarle a livello interministeriale ed innalzare qualitativamente le attività di ricerca accademiche in questo settore.
A livello ministeriale sarà realizzato un meccanismo di coordinamento interno degli studi “prospettici” al fine di individuare le esigenze, concordare un programma di lavoro e convalidarne i risultati. A livello interministeriale, invece, il coordinamento sarà realizzato dal Segretariato generale per la difesa e la sicurezza nazionale (SGDSN), sotto l’autorità del Primo Ministro. Verranno quindi fissate le priorità strategiche, verrà sviluppato un piano interministeriale di lavoro su base annuale e l’SGDSN realizzerà il coordinamento garantendo anche – attenzione! – l’inclusione nel processo decisionale.
Infine, in materia di ricerca accademica, prendendo atto, con grande onestà, dell’inadeguatezza della ricerca francese nel settore, il governo di Parigi scrive:

La démarche prospective de l’État doit pouvoir s’appuyer sur une réflexion stratégique indépendante, pluridisciplinaire, originale, intégrant la recherche universitaire comme celle des instituts spécialisés. Malgré les progrès accomplis ces dernières années, la recherche stratégique française continue de souffrir d’une masse critique insuffisante. Son rayonnement au niveau international reste de ce fait limité. L’effort visant à valoriser la réflexion stratégique et à soutenir la recherche intéressant la défense et la sécurité sera poursuivi.
Le renforcement des moyens de la recherche ne produira cependant tous ses effets sur la capacité d’anticipation de l’État que si celui-ci s’ouvre davantage à la réflexion indépendante. L’État ne peut que bénéficier d’un recours accru à l’expertise de la recherche académique, mais aussi des organisations non gouvernementales et des entreprises. De leur côté, des chercheurs universitaires apporteront une contribution mieux adaptée aux besoins de l’État si la possibilité leur est offerte de faire l’expérience de responsabilités administratives. Cette ouverture réciproque est la condition d’une amélioration de notre capacité d’anticipation qui requiert liberté d’esprit, curiosité et aptitude à remettre en cause les vues dominantes.

Quindi, per migliorare “conoscenza” e “capacità anticipatoria” oltre a proseguire sulla strada del rafforzamento delle agenzie d’Intelligence il nuovo documento strategico prevede due livelli di coordinamento degli studi previsionali ed attribuisce direttamente al vertice politico-strategico – tramite l’SGDSN – il ruolo di guida di tali attività.
Fondamentale è, infine, il coinvolgimento stabile di università e centri di ricerca, purchè sia un apporto di alto profilo e di buona qualità.