… e di un direttore dell’Intelligence nazionale ?
da APCOM
FRANCIA – LA NUOVA DIFESA DI SARKOZY PUNTA SULL’INTELLIGENCE
Parigi, 16 giu. (Apcom) – Ritorno della Francia nel comando militare integrato della Nato, piu’ spazio all’intelligence, riorganizzazione della presenza militare e revisione degli accordi di cooperazione con i paesi africani, creazione di una base ad Abu Dhabi, rafforzamento della presenza francese in Afghanistan e nello spazio, riorganizzazione delle basi militari in Francia e riduzione del personale. Sono queste le grandi linee del “Libro bianco sulla Difesa e la sicurezza nazionale” che Nicolas Sarkozy deve presentare domani mattina a Parigi e che dovrebbero indicare le priorita’ della politica di difesa della Francia per i prossimi quindici anni.
Il Libro bianco suggerisce di aumentare per questo il bilancio della Difesa, portandolo a 377 miliardi di euro entro il 2020, pari al 2% del Pil. Si tratta di un aumento annuo pari all’inflazione fino al 2012 e di un punto superiore a quest’ultima dopo il 2012.
Il rientro della Francia nel comando integrato militare integrato della Nato, dal quale il generale De Gaulle l’aveva fatta uscire nel 1962, costituisce la principale delle priorita’ per il presidente della Repubblica, che vuole segnare cosi’ il riavvicinamento con Washington.
I vari servizi di intelligence entrano a far parte delle “funzioni strategiche” della difesa: la “conoscenza e l’anticipazione” vanno cosi’ ad aggiungersi alle quattro funzioni tradizionali (dissuazione, prevenzione, protezione, intervento). Dovrebbero quindi essere i maggiori beneficiari dei trasferimenti di bilancio, con un raddoppio dei crediti concessi. Si tratta, osserva Le Monde, di mettere i servizi francesi al livello di quelli tedeschi e britannici, nei confronti dei quali “c’e’ un netto ritardo, poiche’ l’attivita’ di intelligence non e’ tradizionalmente mai stata considerata come prioritaria nell’esercito”.
Gli sforzi finanziari riguarderanno in particolare il settore aerospaziale, con un incremento previsto delle capacita’ di intercezione e di allarme (satelliti), dei radar e dei droni. Secondo i suoi autori infatti le minacce che pesano sulla Francia sono cambiate rispetto al passato e, se il rischio di un conflitto di grande entita’ sembra allontanarsi, altre sono venute ad aggiungersi: ciberpirateria, terrorismo, pandemie, crisi sanitarie e catastrofi climatiche. Il Libro bianco prevede anche la creazione della funzione di coordinatore nazionale dell’intelligence presso il capo dello Stato (affidato a Bernard Bajolet, attuale ambasciatore ad Algeri ed ex ambasciatore a Bagdad), di un Consiglio nazionale dell’intelligence, che riunira’ i ministri interessati, e di un Consiglio di difesa e di sicurezza nazionale.
Parimenti il centro di gravita’ della presenza militare francese nel mondo si spostera’ dall’Africa, un tempo “cortile di casa di Parigi”, a un arco che va dall’Atlantico, al Mediterraneo, al Golfo persico all’oceano Indiano. Da cui la decisione di chiudere alcune basi in Africa e di aprirne una ad Abu Dhabi, dove la Francia ha gia’ un avamposto culturale, con il Louvre di Abu Dhabi di prossima costruzione.
La dottrina della dissuasione nucleare viene mantenuta e si basa essenzialmente su quattro sommergibili nucleari strategici (che portano missili) e sei sommergibili nucleari d’attacco, oltre alle bombe imbarcate sui cacciabombardieri Mirage.
Il Libro bianco prevede anche la riduzione del numero dei militari da 271.000 a 224.000 (i tagli principali riguardano l’aeronautica, seguita dall’esercito e poi dalla marina, la Direzione generale per l’armamento e il Segretariato generale della Difesa); la chiusura di una cinquantina di basi militari in altrettanti comuni
I lavori della commissione inaricata di preparare il Libro bianco sono stati segnati dalle dimissioni dei due deputati socialisti che ne facevano parte: l’ex ministro della Difesa Paul Quiles et Louis Gauthier, che hanno accusato in sostanza la stessa commissione di essere soltanto strumentale all’applicazione di un progetto gia’ definito dall’Eliseo e dal governo e rimproverato a Sarkozy di preferire rafforzare la Nato invece di costruire l’Europa della difesa.
Sono serio: se mai si dovesse realizzare in Italia, qualcuno dovrebbe darti un premio e nominarti capo dello staff se non consigliere per la s. n.
Non solo per la tu apreparazione ma anche per la tua opera meritoria di sensiblizzazione in materia 😉
F.
Eh… il problema è che sei serio quando dici certe cose :))
Mi aggiungo a quanto detto da Fede, e pure io sono seria.
Nel nostro amato Paese ci vorrebbe davvero una bella strategia globale sulla sicurezza, che includa politica estera, difesa e intelligence (più ovviamente altri settori dello Stato interessati).
Il rapporto 2020 del MAE mi auguro non sia un punto di arrivo ma di partenza. Il settore difesa dovrebbe essere ristrutturato e razionalizzato: chiudere le basi non più efficienti o che non servono più a nulla e ristrutturare tutte le altre. Qualche mese fa sono stata ad un convegno alla Cecchignola e mi sono cadute le braccia nel vedere come sono ridotti gli edifici e le strutture delle nostre FF.AA. Anche l’Accademia della Marina, che conosco bene, fuori è impeccabile, ma è solo apparenza….dentro fa acqua da tutte le parti (nel vero senso della parola, cioè quando piove l’acqua entra e manda in tilt computer e altri apparati elettronici)…insomma, se fosse una nave affonderebbe. E questa è solo la punta dell’iceberg! Ho fatto presente a chi di dovere queste cose (pensando di rendere un servizio al mio Paese) ma spesso chi dimostra di essere propositivo viene visto come un/una rompiscatole.
Ci vorrebbero maggiori finanziamenti ed anche una riqualificazione di tutto il comparto intelligence che includa: maggiore e costante formazione del personale, incrementare la competitività ed il lustro internazionale dei nostri servizi che, nonostante tutti gli ostacoli hanno lavorato e continuano a lavorare egregiamente, ed una maggiore cultura dell’intelligence (giusto per citare alcuni punti).
Non mi dite che la mia è pura utopia…se si vuole raggiungere veramente questi obbiettivi basta solo un pò di volontà e rimboccarsi le maniche.
Non posso che associarmi a quanto detto da F.
Esegesi Dalton
Fede….. !!!!
Sì, Felsina. Ci vorrebbe letteralmente un (ri)pensamento completo. Dalla fase di studio, alla conseguente pianificazione (obiettivi, risorse, ecc) ed implementazione.

Molte cose sono utopiche… fino a quando qualcuno non le realizza
ahahahah credo che sia ora di rivelare all’utenza qui riunita cosa avviene nelle quinte di questo blog quando Silendo riceve complimenti. complimenti che, comunque, sono non solo sentitissimi ma sono almeno una dozzina di volte inferiori a quello che merita. Ve lo assicura uno che lo conosce di persona da una vita (professionale e non…).
Allora, quando il titolare del blog riceve un complimento partono a raffica email, sms, MP e qualche volta anche vere e proprie telefonate come sanzione verbale del complimento. Insomma, ci cazzia di brutto.
Si va dal ‘Robertino, dai, finiscila’, al ‘Andreuccio, dai su’, fino a ‘Federico hai rotto i cxxxxxi’ !!!! ahahah che poi perchè, Silendo, con tutti sei gentilissimo e solo con me ti incazzi ??? ahahahah
Dicevo, il dramma, per silendo, è quando a fargli i complimenti sono altri tutenti del blog. In quel caso non può che abbozzare, ringraziare e tenersi il suo imbarazzo :))))))))
Mi dispiace che non possiate vederlo ma la cosa divertente è che il titolare è proprio la persona meno insicura che si conosca e quindi è fantastico vedere la sua faccia, normalmente sempre tranquilla e sicura, che diventa tra il viola ed il rosso ahahahaha
nota per silendo: ho salvato il commento, se me lo cancelli giuro che te lo riallego in ogni post che mi capita ahahahahha
oddio ragazzi, mi squilla il cellulare :O
paura….
eheh era lui ma ancora non ha letto il mio commento ahahah
F.
…. non ho parole :))
Davvero…