Dopo aver esaminato il concetto di current intelligence e di basic intelligence è utile passare in rassegna quello di estimative intelligence e di forecast
Nel testo statunitense diversi sono i riferimenti alla “stima” ed alla “previsione”. L’estimate viene definita:
Analysis of a situation, development, or trend that identifies its major elements, interprets its significance, and appraises the possibilities and the potential results of the various actions that might be taken; an appraisal of a nation’s capabilities, vulnerabilities, and potential courses of action.
L’estimative intelligence viene definita:
1. A category of intelligence in wich judgments are made despite incomplete information. There are two basic types: what is going on? And what will happen?
2. A type of intelligence that projects or forecasts potential foreign courses of action and developments; implications or predictive judgement on a possibile course of action by a potential enemy; an appraisal of the capabilities, vulnerabilities, and potential courses of action of a foreign nation or combination of nations.
La “previsione” (forecast) viene invece definita:
A look at what happened or what may happen, based on what is known and verifiable, suspected and not verifiable, and unknown.
Likelihoods or probabilities of future activity are usually included with suggested steps to protect against criminal activity. This term should not be confused with prediction. Whereas preditions assert the occurrence of some event with certainty (“insurgents will capture the city next year”), a forecast is a probabilistic statement (“there is a 3 to 1 chance that the insurgents will capture the city next year”). A prediction may be viewed as a limiting case of a forecast, where the assigned probability reaches the level of certainty; however, forecasts very rarely take the form of predictions.
Also, forecasts may refer either to events or to trends, and these changes must be verifiable if forecasts are to be operationally meaningful.[…]
Purtroppo nel Glossario pubblicato dalla nostra Intelligence non sono presenti, come lemmi autonomi, “estimate”, “previsione” o simili* (nel caso in cui mi sbagli vi prego di segnalarlo) ma esistono riferimenti all’interno di altri lemmi (“analisi” ed “analista”, “intelligence“)
E’ presente, invece, il lemma “valutazione” la quale viene così definita:
Termine che indica due distinte attività della fase di elaborazione. L’una consistente nell’esaminare il grado di fondatezza di una notizia ed il livello di affidabilità della fonte che la ha fornita. In proposito, presso i servizi di informazione occidentali è consolidato il ricorso ad una “matrice” che – al fine di mettere il destinatario in condizione di apprezzare il “peso specifico” dell’apporto informativo fornitogli – classifica l’attendibilità della fonte con lettere maiuscole da “A” ad “F” (A: affidabile, la fonte ha dimostrato di essere credibile e competente; B: normalmente affidabile; C: abbastanza affidabile, esistono dei dubbi sulla piena credibilità della fonte che ha peraltro fornito notizie rivelatesi corrispondenti al vero; D: usualmente non affidabile, sebbene abbia fornito sporadicamente notizie fondate; E: non affidabile; F: non classificabile) e la fondatezza della notizia connumeri arabi da”1”a “6”(1. notiziaconfermata, poiché riscontrata da altre fonti,logica e coerente con il patrimonio informativo sul soggetto o sul tema; 2. probabilmente vera: sebbene non confermata, la notizia appare logica e coerente con il patrimonio informativo sul soggetto o sul tema; 3. possibilmente vera: la notizia, priva di conferma, risulta ragionevolmente logica e concorda con alcuni elementi informativi già disponibili; 4. di dubbia fondatezza: la notizia, non confermata, appare possibile ma non logica e non trova riscontro in altri elementi informativi; 5. improbabile: la notizia non appare logica ed è contraddetta da altre informazioni; 6. non classificabile).
In tale contesto massima attendibilità assume l’apporto informativo valutato “A1”.
L’altra consistente nel combinare tutti i dati informativi in un giudizio unitario che include spesso la formulazione di ipotesi circa le più probabili linee di sviluppo di un fenomeno o di una situazione. Rientra in questo ambito anche la “valutazione della minaccia”, tipica per esempio del settore del controterrorismo, che si sostanzia in un esame di tutte le informazioni disponibili su potenziali attività ostili – con peculiare riguardo a capacità ed intento delle organizzazioni terroristiche ed al loro modus operandi – finalizzato ad identificare la probabilità di attacchi ed i possibili obiettivi.
* Per maggiori informazioni si veda la “Nota metodologica” del Glossario.