… dei Servizi di intelligence e sui dati personali. Ovvero un modo per chiudere la questione e non farsi reciproci danni?
Da La Stampa:
[…] «Non si può andare avanti con il dialogo» sul trattato di libero commercio Usa-Ue se non si procede «al tempo stesso» ad una revisione con gli Usa delle attività di intelligence, ha detto Hollande a Berlino. Una posizione che vede d’accordo la Merkel, favorevole all’idea di portare avanti il dialogo sul libero commercio «solo parallelamente» al chiarimento del caso Datagate. Ad annunciare, sempre a Berlino, la creazione di questo gruppo di lavoro è stato il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso che ha parlato di un lavoro congiunto con gli Usa per «la supervisione dei servizi di intelligence e sui dati personali». Mentre i negoziati per il libero scambio, ha insistito, «sono importanti e continueranno ad avere un’alta priorità».
«Quella di creare due gruppi di lavoro (sul Datagate e sull’altro scandalo legato a Prism) è un’offerta molto importante da parte degli Usa, e noi siamo d’accordo», gli ha fatto eco la cancelliera, dicendo che «il tempo stringe». Le divisioni tra Parigi e Berlino erano emerse questa mattina, quando la portavoce del governo francese, Najat-Vallaud Belkacem, aveva annunciato la volontà della Francia di sospendere l’avvio delle trattative transatlantiche: «Non si tratta di fermare i negoziati», ma «ci pare saggio sospenderli temporaneamente, per una durata di quindici giorni, senza dubbio, per evitare le polemiche e per ottenere le informazioni richieste» a Washington.
Tutto il contrario di quanto affermato, a stretto giro di posta, dal portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, secondo cui la Merkel sostiene la Commissione europea nella sua volontà di dare il via libera ai negoziati, come previsto, il prossimo 8 luglio. «La Commissione vuole iniziare i negoziati ed il governo (tedesco) la sostiene: vogliamo l’accordo di libero scambio e dare il via libera» ai colloqui, ha sottolineato Seibert.