Riporta il Fatto Quotidiano di oggi che sarebbe pronto ad essere emanato un nuovo decreto del Presidente del Consiglio che, tra le altre cose, aggiornerebbe l'architettura di vertice in materia di sicurezza cibernetica. Architettura che, attualmente, è regolata dal famoso DPCM del 24 giugno 2013.
Scrivono Stefano Feltri e Carlo Tecce che un "dirigente di Palazzo Chigi sarà responsabile di una nuova struttura che eredita le competenze del Nucleo per la sicurezza cibernetica, che oggi dipende dall'ufficio del generale Carmine Masiello, il consigliere militare della presidenza del Consiglio. Carrai diventerà a sua volta consigliere del Presidente del Consiglio: dal punto di vista procedurale, risponderà al sottosegretario con delega ai Servizi segreti, Marco Minniti, e avrà la responsabilità politica della nuova struttura che accentra le competenze di cyber security."
Il nuovo consigliere, scrivono i due giornalisti, diventerà una specie di zar della cyber-security secondo la formula americana, con il compito di delineare una strategia italiana per la difesa informatica. A suo supporto dovrebbe essere creato uno staff di almeno venti persone.