A gennaio di quest’anno, dopo 40 anni di “assoluto dominio” da parte di Andrew Marshall, il Pentagono aveva iniziato la ricerca di un nuovo direttore per l’Office of Net Assessment, la struttura alle dirette dipendenze del Segretario alla Difesa il cui compito è quello di elaborare scenari e previsioni strategiche di lungo termine. Un ufficio, anche criticato e secondo alcuni sopravvaluto, che nella storia della Difesa statunitense ha qualcosa di mitico/mistico. Così come il suo ideatore e direttore, Marshall appunto.
Andato in pensione alla fine del 2014, a ben 93 anni, è quindi iniziata la selezione per il suo sostituto che pochi giorni fa è stato individuato. Si tratta di James Baker ed è un ex colonnello dell’Aeronautica militare. Baker è stato consulente degli ultimi due Capi di Stato Maggiore della Difesa e, scrive il Washington Post, benchè non molto conosciuto è rispettato ed è considerato influente all’interno dei circoli della Difesa.
La domanda che si pone adesso è quale taglio analitico verrà dato all’ONA dal nuovo direttore? Scrive il Washington Post:
[…] Baker, who currently serves as a top adviser to the chairman of the Joint Chiefs of Staff, was chosen by Defense Secretary Ash Carter, who passed over several of Marshall’s acolytes who were in the running for the position, according to officials familiar with the decision. His selection reflects Carter’s desire to shift the focus of the office, which has concentrated on long-term threats to the United States that were often overlooked by a Pentagon consumed by more immediate concerns. Under Baker’s leadership the office will focus more on near-term threats, while still thinking about the future.[…]
Ma nello stesso articolo:
“Andy Marshall’s successor should be a lot like him — someone who will focus on long-term scenarios and will raise inconvenient truths,” said Michael Pillsbury, a former official in Net Assessment official.
La questione non è di poco conto, tra l’altro, dato il ruolo che ha avuto l’Office of Net Assessment nell’elaborazione delle dottrine e delle strategie militari statunitensi nel corso degli ultimi 40 anni e che, molto probabilmente, continuerà ad avere riguardo al “contenimento” della Cina.