Ne avevamo già parlato lo scorso anno in relazione all’Iran (qui e qui) e prima ancora riguardo al fallimento iraqeno. Le attuali divergenze analitiche all’interno della comunità dei Servizi statunitensi non fanno che confermare l’estrema difficoltà nella raccolta e nell’elaborazione di informazioni nel campo della proliferazione nucleare con tutto ciò che ne consegue in termini di processo decisionale politico-strategico (si veda qui, qui e qui)