Ieri l’amministrazione Obama ha presentato la tanto attesa proposta di bilancio federale per il 2013.
Senza entrare nei dettagli del processo legislativo statunitense può essere interessante, in un periodo di grave deficit, dare un’occhiata a quanto viene stanziato in materia di difesa ed intelligence dal governo americano. Soprattutto per valutare la coerenza tra quanto sostenuto fino ad oggi dall’amministrazione statunitense (ad esempio il famoso cambio di focus a favore dell’area Asia-Pacifico) ed i fatti concreti. D’altronde si sa che niente più della lettura dei bilanci aiuta a capire i veri obiettivi e le vere strategie di un’organizzazione, qualunque essa sia.
Riguardo al Pentagono Obama propone una riduzione nello stanziamento dei fondi, per il 2013, dell’1%. Circa 5 miliardi di dollari in meno rispetto a quanto previsto nel 2011, con una crescita più moderata nei prossimi dieci anni rispetto a quanto precedentemente preventivato. Insomma, sarebbe più corretto parlare di flessione nella crescita che di tagli.
Esercito e Marines sembrano essere effettivamente i soggetti maggiormente colpiti rispetto a Marina ed Aeronautica (qui la Reuters sull’acquisizione degli ‘F-35).
Scrive Todd Harrison in questo backgrounder del Center for Strategic and Budgetary Assessments:
Overall, the budget request offers more continuity than change. Each of the Services incurs significant cuts to its acquisition programs, end strength, and force structure. While several key decisions in the budget are consistent with the pivot to Asia, such as the reduction in Army force structure and increased funding for the next-generation bomber, others decisions seem to indicate a degree of institutional inertia. The Navy is clinging to 11 carriers at the expense of its submarine forces and the Air Force is retiring brand new aircraft in favor of maintaining older platforms.
Per quanto riguarda la Comunità di Intelligence, il documento fornisce dati parziali riguardo all’ammontare complessivo del bilancio e non li dettaglia (ovviamente). In particolare la proposta di bilancio fornisce l’ammontare del solo National Intelligence Program (NIP) e non anche del Military Intelligence Program (MIP)*. Un dato, quest’ultimo, che spesso non è stato reso noto dal governo americano.
Nel 2011 il NIP risultava ammontare a 54, 6 miliardi di dollari. Per il 2013 l’amministrazione parla di 52,6 miliardi. Prendendo tutto ciò con le pinze (a causa di un possibile errore da parte del sottoscritto) si potrebbe ipotizzare un ritorno ai livelli di bilancio del 2009/2010.
* Aggiornamento: il budget del MIP richiesto per il 2013 è di 19,2 miliardi di dollari.