Anche l’Intelligence di Taiwan, il National Security Bureau, conferma l’interesse cinese nei confronti delle organizzazioni accademiche e di ricerca.
Secondo quanto affermato in un recente report al Parlamento l’apparato di cyber-spionaggio cinese conterebbe oltre 100.000 uomini con un budget di circa 2,7 milioni di dollari.
Il focus delle attività spionaggio, inoltre, si sarebbe progressivamente spostato dai siti governativi e militari verso bersagli civili, in particolare think tanks e infrastrutture di telecomunicazione.
Ovviamente la Cina non concorda e rigetta le accuse.