Lo so che l’estate è già iniziata da un bel po’ ma ho pensato di condividere ugualmente con voi l’elenco dei libri che vorrei leggere nelle prossime otto settimane. Anche perchè mi è stato gentilmente richiesto da qualche folle che si fida dei miei pareri bibliografici e non posso di certo tirarmi indietro.
Iniziamo con un libro che ho quasi completato. E’ l’ultima fatica di Ian Bremmer, presidente e fondatore di Eurasia Group, società newyorkese di analisi del rischio politico, nonchè autore di altri interessanti saggi.
Il libro si intitola “Every Nation for Itself: Winners and Losers in a G-Zero World” ed è un viaggio nelle dinamiche politico-economiche del mondo del XXI secolo, un mondo privo di una vera e propria leadership (“G-Zero World”). Un libro dal taglio divulgativo, facile anche per i non addetti ai lavori.
Finita la lettura del libro di Bremmer passerò ai due volumi di Philip Davies, docente di Intelligence presso la Brunel University: “Intelligence and Government in Britain and the United States“. Un testo che ho attesa a lungo.
Si tratta di un opera molto dettagliata ed ampia nella quale vengono analizzate in profondità organizzazioni e culture dei sistemi di intelligence americano e britannico. Al momento l’unico elemento a sfavore è il costo elevato.
Per riprendermi dalle 800 pagine di Davies passerò a qualcosa di meno corposo ma di altrettanto interessante: “Improving Intelligence Analysis: Bridging the Gap between Scholarship and Practice” del bravo Stephen Marrin, anch’egli docente presso la Brunel University. Il titolo spiega chiaramente quale sia l’oggetto del libro il quale è in parte una raccolta di articoli e saggi già pubblicati.
Per concludere la parte dedicata all’intelligence passerò alla biografia del “mitico” direttore dell’Office of Strategic Services: “Wild Bill Donovan: The Spymaster Who Created the OSS and Modern American Espionage“.
Nel settore strategia e pianificazione lo scaffale è pieno di libri presumibilmente interessanti, iniziando da due volumi appena pubblicati: “Competitive Strategies for the 21st Century: Theory, History, and Practice” di Thomas Mahnken e “Planning Reagan’s War: Conservative Strategists and America’s Cold War Victory” di Francis Marlo.
Un terzo testo, nuovo, è quello di Tuomo Kuosa: “The Evolution of Strategic Foresight: Navigating public policy making“.
L’ultimo libro che vorrei leggere sarà pubblicato a settembre ed è di Robert Kaplan: “The Revenge of Geography: What the Map Tells Us About Coming Conflicts and the Battle Against Fate“.
PS: a proposito di libri vi segnalo una serie di belle review: su “Fixing the Facts: National Security and the Politics of Intelligence” di Joshua Rovner, “A Contest for Supremacy: China, America, and the Struggle for Mastery in Asia” di Aaron Friedberg, “The World America Made” di Robert Kagan ed “Intelligence and U.S. Foreign Policy: Iraq, 9/11, and Misguided Reform” di Paul Pillar.