(ANSA) – ‘Area riservata’, ‘nos’, ‘cifratura’, ‘humint’,,’psyops’,’comint’, ma anche ‘segreto di stato’ e ‘verifica ambientale’ sono solo alcuni dei vocaboli utilizzati dagli 007 che compaiono nel primo glossario di intelligence che nasce per ‘dare un nome alle cose’ e contribuire a sollevare il velo di mistero che avvolge i servizi segreti. Il glossario che, non a caso, vede la luce dopo la legge di riforma dei Servizi vuole contribuire a realizzare un diverso rapporto tra l’intelligence e la societa’.
COME PER OGNI ARTE E MESTIERE – ‘Come avviene per ogni arte e mestiere – si spiega nella prefazione al glossario – l’intelligence ha nel tempo sviluppato un proprio linguaggio ed un proprio gergo, frutto di una costante evoluzione sulla quale influisce una pluralita’ di fattori, inclusi gli interventi legislativi che dell’attivita’ di informazione per la sicurezza dettano disciplina ed organizzazione’. ‘Il ‘linguaggio degli organismi informativi – Glossario intelligence’ si prefigge, dunque, di definire i vocaboli principali utilizzati dalla comunita’ intelligence italiana,in un’elencazione, certamente non esaustiva, intesa a fornire un contributo ad un piu’ corretto inquadramento del quotidiano operare delle strutture chiamate a garantire la sicurezza nazionale’.
LA PRESENTAZIONE – Un contributo che vuole chiarire come gli ‘organismi informativi possono riconoscersi nell’espressione ‘servizi segreti’ solo in quanto di essa si colga e venga valorizzata la funzione di ‘servizio’ a favore del Paese’. Il volume sara’ presentato a Roma il 27 giugno a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni De Gennaro, dal neo direttore del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza (Dis) Giampiero Massolo e, tra gli altri, dal presidente della Fondazione Icsa Marco Minniti.