La notizia sul Sole 24 ore, di Gianandrea Gaiani.
Il test del missile balistico Agni-5 (“Fuoco”), primo vettore intercontinentale di Nuova Delhi lanciato giovedì mattina con successo dalle forze armate indiane dopo un rinvio di 12 ore a causa del maltempo, è stato accolto da un coro di reazioni entusiaste dei vertici politici e militari indiani. Il primo ministro Manmohan Singh si è congratulato con gli scienziati del Defence Research and Development Organization (Drdo) per il test del missile che, con i suoi 5 mila chilometri di raggio d’azione, consente all’india dxi tenere sotto il tiro delle sue armi atomiche tutto il territorio cinese, la potenza asiatica rivale.
Non a caso la stampa indiana ha ribattezzato “China killer” il missile Agni-5 che dovrà effettuare altri due lanci di valutazione prima di entrare a far parte dell’arsenale balistico indiano che già include decine di missili a medio raggio Agni-1 (700 chilometri di raggio d’azione) Agni-2 (2 mila chilometri), Agni 3 (3mila) e meno di un centinaio di missili a breve raggio Pritvi (250 chilometri) questi ultimi puntati sul Pakistan . Tutti i vettori indiani sono equipaggiabili con il centinaio di testate atomiche che si stima siano presenti negli arsenali di Nuova Delhi.
Secondo Singh il missile «rappresenta una pietra miliare per la nostra difesa, la deterrenza e per esplorare nuove frontiere scientifiche». Il ministro della Difesa A.K. Antony ha sottolineato che «l’India ha raggiunto l’esclusivo club delle nazioni dotate di questo tipo di missili intercontinentali strategici». Un club che comprende Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia (le due potenze europee schierano solo missili lanciabili da sottomarini) e forse presto anche la Corea del Nord che nonostante il recente fallimento del lancio del vettore Unha-3 sta sviluppando da anni missili a lungo raggio Tepodong 2 capaci di attraversare il Pacifico.
L’Agni-5, lanciato dal poligono situato sull’isola di Wheeler al largo delle coste dello stato dell’Orissa e chiamato dalla stampa indiana ”China killer” per la sua capacità di raggiungere le principali città cinesi ma permetterà all’India di avere sotto il suo raggio d’azione anche tutta l’Asia, la Russia e parte dell’Europa orientale. […]