Il 23 gennaio un quotidiano tedesco, il Der Tagesspiegel, ha pubblicato la notizia che un documento strategico preparato dalla dirigenza qaedista sarebbe stato ritrovato ed analizzato dalle autorità di Berlino.
Riporta Daveed Gartenstein-Ross:
According to information obtained by Der Tagesspiegel, terror organization al-Qa’ida plans to fight a war of attrition against Germany and other Western states. Security sources say that a strategy paper drafted by the al-Qa’ida leadership based in the Pakistani-Afghan border area suggests that a combination of smaller and larger attacks “will drive the enemy to despair.” Other documents describe the taking and subsequent killing of hostages, the use of toxic substances, and how to give cover to fighters smuggled in.
Al-Qa’ida expects that growing fear among the general population and increasing reprisals on the part of the security authorities will marginalize Muslims. As a result of such escalation, Muslims will join the Holy War in ever larger numbers, security sources quote from the papers.
Ammesso che il documento sia originale (non l’ho letto e non conoscendo il tedesco mi devo basare unicamente sulle poche informazioni riportate da alcuni siti del settore) è interessante notare che:
a) la cultura strategica qaedista rimane quella propria di un’avanguardia;
b) come tale i qaedisti continuano a far leva sulla reazione repressiva delle autorità, secondo lo schema (semplificato): attentato qaedista -> repressione sulle comunità islamiche -> contro-reazione dei musulmani e adesione in massa alla jihad.
Per intenderci, lo stesso approccio del gruppi terroristici europei degli anni 70.