Ero un po' indeciso sull'argomento del primo post del 2012. Mentre mi trovavo sommerso dai documenti arretrati, in cerca di un argomento degno, l'Institute for National Strategic Studies statunitense mi ha tolto dai guai pubblicando un volume che raccoglie alcuni documenti presentati nell'ambito di una conferenza svoltasi nell'agosto del 2010, dal titolo esplicativo: "Economic Security: Neglected Dimension of National Security".
Il simposio venne organizzato dalla National Defense University per discutere dell'impatto sulla sicurezza nazionale statunitense della crisi economica. Tra i panelist rappresentanti delle istituzioni, economisti, esponenti dell'industria e ricercatori.
La parte più interessante del documento (e delle presentazioni dei relatori) è proprio il messaggio centrale del seminario: l'economia costituisce uno dei cardini della sicurezza nazionale di un Paese. In questo caso si parla degli Stati Uniti – che tra l'altro fino ad ora hanno fallito nell'integrare le politiche economiche nel decision-making della sicurezza nazionale – ma il principio è valido per qualunque Stato, Italia compresa.
Ciò richiede, quindi, una presa di coscienza da parte delle leadership nazionali ed una conseguente riorganizzazione dei processi decisionali di vertice. Anche al fine di incorporare l'elemento economico in un'unica, complessa ed integrata, strategia nazionale.
Insomma, considerate le ben note difficoltà che il sistema economico internazionale sta attraversando (Europa in primis), penso che il volume edito dalla brava Sheila Ronis possa offrire utili spunti di riflessione.
Economic Security – Neglected Dimension of National Security