Dal Messaggero.it:
"ROMA – Secondo i servizi di intelligence e l'antiterrorismo sono due gli elementi di rischio che presenta la manifestazione di sabato: la mancanza di leader in piazza e la possibilità che gruppi di estremisti si stacchino dal corteo principale per compiere azioni isolate.
Nelle strade della capitale ci saranno alcune centinaia di migliaia di persone, in arrivo da ogni parte d'Italia ma non dall'estero, e soprattutto centinaia di sigle e di movimenti che si muovono in modo autonomo: dalle informazioni a disposizione dell'intelligence tra questi ci sarebbero molti che spingono per una manifestazione pacifica ed altri che, invece, vorrebbero creare problemi. Con obiettivo soprattutto le banche, ritenute tra i principali artefici della crisi.
Secondo le fonti il voto di fiducia di domani peserà sull'esito della manifestazione: un'eventuale caduta di Berlusconi, di fatto, spegnerebbe ogni fiamma e lascerebbe spazio ad una manifestazione molto più imponente e senza problemi particolari. La conferma della fiducia al governo, invece, potrebbe riscaldare ulteriormente gli animi.
Certo è che la mancanza di leader riconosciuti e l'assenza ufficiale dei partiti politici – perchè saranno molti gli esponenti dei partiti di sinistra comunque in strada – non aiuta chi dovrà gestire la piazza. «Il problema è che non comanda nessuno – conferma una qualificata fonte di sicurezza – e dunque bisognerà vedere chi, tra le diverse anime che domenica si ritroveranno a Roma, prevarrà».
Non ci sono comunque al momento segnali particolari che possano far pensare ad un bis del 14 dicembre, quando gli scontri furono molto duri. Ma è anche vero che in quell'occasione nessuno fu in grado di prevedere nulla perchè a guidare la rivolta furono centinaia di ragazzini non organizzati, che sorpresero anche i leader dei movimenti storici presenti in piazza. Nè al momento si temono iniziative particolari prima del corteo.
La preoccupazione è che qualcuno possa staccarsi dalla manifestazione quando questa arriverà in via dei Fori Imperiali, per puntare sui palazzi del potere, oppure al termine del corteo. Quando il grosso sarà già a piazza San Giovanni.
L'altro elemento che viene tenuto sotto osservazione è la possibilità che i manifestanti vogliano occupare la piazza ad oltranza. Una possibilità tra l'altro già annunciata da alcune organizzazioni di studenti sui diversi siti di riferimento. È chiaro che, viene sottolineato, non verrà consentito di bloccare per giorni parti nevralgiche della città."