La risposta che si evince da questo articolo del Los Angeles Times è: sicuramente non al Consiglio di Sicurezza Nazionale, dato che l'attuale NSA è uomo di "processo" più che di strategia.
"Donilon's rise to one of the most powerful posts in the U.S. government reflects Obama's wish to maintain personal control over foreign strategy. Rather than rely on architects with a worldview worked out through years of study and research, Obama wants a national security advisor who will execute the president's vision, someone willing to wheedle and prod the foreign policy machinery to carry out Obama's goals".
Insomma, il ruolo di Donilon è quello di "fluidificare" la macchina affinchè questa realizzi la visione di Obama.
Ok, ma qual è la visione di Obama?