Confesso che più Obama ritarda la sua decisione più trovo interessante riuscire a capire, nel dettaglio, che tipo di processo decisionale è in opera in queste settimane.
Giornali come il New York Times o il Washington Post oltre ai vari siti specializzati come Laura Rozen o The Cable, pubblicano giornalmente analisi molto dettagliate su quanto sta succedendo nelle stanze degli apparati della sicurezza nazionale statunitense.
Si discute del ruolo del Dipartimento di Stato, di quello del Pentagono, dell’attività del Consigliere per la Sicurezza Nazionale e di quello del suo staff ma si nomina poche volte l’Intelligence USA e, soprattutto, il DNI, Dennis Blair.
Sarà perchè il ruolo è, in questo frangente, ridotto oppure perchè l’attività dell’intelligence deve restare segreta?
Conoscendo il sistema USA opterei per la prima ipotesi…
Giornali come il New York Times o il Washington Post oltre ai vari siti specializzati come Laura Rozen o The Cable, pubblicano giornalmente analisi molto dettagliate su quanto sta succedendo nelle stanze degli apparati della sicurezza nazionale statunitense.
Si discute del ruolo del Dipartimento di Stato, di quello del Pentagono, dell’attività del Consigliere per la Sicurezza Nazionale e di quello del suo staff ma si nomina poche volte l’Intelligence USA e, soprattutto, il DNI, Dennis Blair.
Sarà perchè il ruolo è, in questo frangente, ridotto oppure perchè l’attività dell’intelligence deve restare segreta?
Conoscendo il sistema USA opterei per la prima ipotesi…