Disposta dal Presidente del Consiglio con la direttiva del 22 aprile è adesso pienamente operativa la “più imponente opera di declassifica” di documenti riservati (ovviamente non quelli coperti da Segreto di Stato) riguardanti alcuni gravissimi episodi della nostra storia recente: Piazza Fontana, Gioia Tauro, Peteano, la Questura di Milano, Piazza della Loggia, l’Italicus, Ustica, la Stazione di Bologna ed il Rapido 904.
In pratica, viene anticipato (in alcuni casi anche di molto) il versamento di migliaia di documenti dagli archivi dei Servizi segreti a quello dell’Archivio di Stato presso il quale saranno liberamente consultabili. Un
Il sito dei nostri Servizi ha predisposto un’apposita sezione con tutte le informazioni necessarie a comprendere meglio quanto sta succedendo. Qui, qui e qui i brevi interventi del Sottosegretario Minniti, del Direttore generale Massolo e del Sovrintendente all’Archivio centrale dello Stato Lo Sardo.
Mi sembra inutile evidenziare quanto, tale decisione, possa essere utile per lo studio di quel periodo storico così drammatico per il nostro Paese. Come scrive l’ambasciatore Massolo: “non ci troveremo, notizie sensazionali. Ma le migliaia di documenti che da oggi ogni semplice cittadino potrà consultare contribuiranno a una ricostruzione più compiuta, a una conoscenza vera dei fatti e potranno dare forma a un processo di riconciliazione con il passato in grado di farci guardare, finalmente, al futuro.“