"Roma, 30 giu. – (Adnkronos) – Posto che durante l’attuale amministrazione Usa e per tutta la durata della campagna per le presidenziali negli States prevede che non vi sara’ un attacco militare statunitense contro l’Iran, il vero interrogativo e’ se l’Iran puo’ diventare un partner con cui in futuro si potra’ negoziare, tenendo pero’ presente, piu’ in generale, che se il ‘club’ dei paesi dotati di armi nucleari si allargasse la situazione andrebbe fuori controllo. Questa, a quanto apprende l’ADNKRONOS, l’analisi della situazione iraniana che Henry Kissinger, gia’ Segretario di Stato Usa sotto le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford, ha esposto oggi nella sua audizione al Copasir. Un’audizione, esclusivamente su temi di carattere internazionale, nata dall’opportunita’ offerta dalla sua presenza in Italia in questi giorni per altri impegni, che non prevedeva domande a Kissinger sul caso Moro, come si era ipotizzato nei giorni scorsi. Kissinger aveva espressamente escluso di voler mettere all’ordine del giorno dell’audizione temi riguardanti i rapporti fra la politica italiana e gli Usa. L’ex Segretario di Stato ha comunque sottolineato il ruolo storico del nostro Paese nel Mediterraneo, ricordando in particolare la sua importanza per i rapporti con la sponda africana del Mediterraneo e con il Medio Oriente, oltre alla particolarita’ della presenza per anni del piu’ grande partito comunista in un paese occidentale. Kissinger, infine, ha definito l’11 settembre come il piu’ grave fallimento nelle capacita’ di previsione dei servizi di informazione statunitensi, sottolineando pero’ che negli anni che sono seguiti all’attacco alle due torri questa capacita’ e’ stata recuperata, come e’ reso evidente dal fatto che non vi sono stati altri attentati gravi contro gli Usa."