Ciclicamente, all’interno della dirigenza qaedista, si riaccende il dibattito sull’obiettivo strategico da perseguire: combattere il “nemico vicino”, ovvero i regimi arabi “corrotti”, oppure il “nemico lontano”, l’occidente o, meglio, gli Stati Uniti che tali regimi supportano? Dal breve profilo che il Washington Post traccia su Nasir al-Wuhayshi sembra che il leader del gruppo qaedista della penisola araba propenda per la seconda opzione.