L’ex-capo dello Stato senatore Francesco Cossiga ha rilasciato questa forte dichiarazione rendendo noti fatti eclatanti di spionaggio ai suoi danni, e per i quali nessuno protestò.
«Certo, sarebbe brutto assai che il SISMI abbia compiuto indagini immotivate contro alcuni magistrati! Ma è brutto che un organo come il CSM abbia emesso sentenze di condanna contro un servizio dello Stato quando è ancora agli inizi una indagine della Procura della Repubblica di Roma contro singole persone. Ma non è certo la prima volta che il CSM si arroga competenze che non ha.
Quando tentò di votare un ordine del giorno di censura nei confronti del Presidente del Consiglio dell’epoca, il Capo dello Stato di allora mandò un battaglione mobile dei carabinieri agli ordini di un generale di brigata dell’Arma davanti a Palazzo dei Marescialli perché effettuassero lo sgombero anche dei membri del Consiglio se egli, quale presidente del Consiglio stesso, l’avesse ordinato. E il CSM si fermò! Ma da quel Capo dello Stato si erano recati il giudice della Corte Costituzionale Malagugini e il presidente del gruppo dei senatori del PCI Perna a dirgli a nome della segreteria del partito, che aveva ragione, ma che cercasse di evitare una crisi istituzionale, ma che non mollasse sulla questione di principio, perché altrimenti “quelli li ci travolgono”! Ma quello era il PCI!
E il Senato della Repubblica non approvò alcun ordine del giorno quando si scoprì che il SISDE aveva avviato un’ indagine contro di me, dietro autorizzazione dell’allora ministro dell’interno, di cui non faccio il nome! per la denuncia del segretario di un partito di sinistra di La Spezia o di Livorno al questore della città che la passò al Prefetto che la trasmise al Gabinetto del Ministro, secondo la quale io avrei tenuto riunioni segrete con gli ufficiali e i sottufficiali di CONSUBIM perché agissero contro il partito di Occhetto! Io depositai la documentazione passatimi in copia da ufficiali di una forza di polizia al banco della Presidenza. Il sottosegretario di Stato ai servizi del Governo che era entrato in carica, e cioè il I° Governo Berlusconi, mi pregò di non sollevare ulteriormente uno scandalo perché i servizi dovevano essere protetti.
E poi, ad esempio, se un magistrato assolve ripetutamente terroristi islamici e tiene contatti con moschee ed imam, i servizi di sicurezza che non sono servizi di polizia giudiziaria, hanno non il diritto ma il dovere di avviare un’inchiesta.»
Da fonte di primo ordine Dagospia ha appreso che il ministro dell’interno che autorizzò l’inchiesta sul “complotto” tra Cossiga e ufficiali e sottufficiali di CONSUBIM, i commandos della Marina Militare di cui egli per i suoi trascorsi in Gladio era fin da quel tempo “membro d’onore”, era l’On., attualmente, guarda caso! Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Abbiamo chiesto conferma al portavoce del senatore a vita che non ha voluto far commenti, mentre un vecchio collaboratore del senatore l’ha confermato, ricordando anche che fu grazie ai voti di AN richiesti in modo supplichevole da Cossiga che Nicola Mancino, il passato odierno “giustiziere” fu prosciolto con un voto del Senato dall’accusa formulata contro di lui dal Tribunale dei Ministri di avere compiuto dei reati ministeriali”.