Secondo Zacarias Moussaoui, il “ventesimo dirottatore” che non riuscì a prendere parte all’attacco dell’11 settembre e che attualmente è detenuto negli Stati Uniti, i principi sauditi avrebbero finanziato l’organizzazione terroristica. Anzi, sempre secondo il cittadino francese che sostiene, tra le altre cose, di essere stato uno dei corrieri di Bin Laden, vi sarebbe un coinvolgimento diretto dello staff dell’ambasciata saudita a Washington in un complotto per abbattere l’Air Force One con un missile Stinger.