La notizia è stata diffusa ieri dal New York Times secondo il quale pianificatori militari americani starebbero aiutando quelli iraqeni ad organizzare il primo vero contrattacco nei confronti del c.d. “Stato islamico” per la prossima primavera. A parte la notizia in sè (avvisare il nemico con mesi di anticipo di una futura operazione militare vuol dire regalargli un poderoso vantaggio tattico e strategico) ciò che è sconfortante, nell’articolo firmato da Michael Gordon ed Eric Schmitt, è la descrizione dello stato brado delle forze armate di Baghdad, pur dopo anni di addestramento da parte dell’Esercito americano.
Il tutto, come se non bastasse, proprio nei giorni della debacle siriana dei guerriglieri blandamente appoggiati da Washington.