Un interessante (e sintetico) briefing paper del RUSI di Londra analizza la disposizione delle truppe sul terreno e gli scenari conseguenti.
Secondo gli autori, Igor Sutyagin e Michael Clarke, un insieme di fattori renderebbe più verosimile l’ipotesi di intervento militare russo volto ad aprire uno o due corridoi all’interno del territorio ucraino allo scopo, tra le altre cose, di rifornire efficacemente la Crimea, consolidare il controllo delle infrastrutture energetiche del Mar di Azov e, eventualmente, separare di fatto le regioni del sud/sud-est da quelle occidentali.