Le tecnologie, si sa, prima o poi si diffondono anche quando si tratta di tecnologie avanzatissime e segrete sviluppate per i sistemi d’arma. In altre parole, in strategia “non esiste il copyright“. Negli Stati Uniti, che da sempre hanno nella tecnologia militare uno dei fondamentali cardini della propria potenza, ci si inizia ad interrogare su quali conseguenze, operative e strategiche, possa avere la diffusione dei più avanzati sistemi d’arma (PGM, UAV, robot, ecc.). Shawn Brimley e Robert O. Work del CNAS hanno prodotto un bel report su questo argomento: “20YY Preparing for War in the Robotic Age“.