Una sintesi dell’intervento che il direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza ha tenuto qualche giorno fa presso la SIOI di Roma:
Roma, 27 gen. (Adnkronos) – La minaccia cyber è la nuova sfida dell’intelligence. Nell’arena cibernetica, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) esercita un ruolo strategico per elevare la consapevolezza che il profilo della minaccia, globale e geotraslata, richiede “un approccio di sistema e la sinergia di tutti gli attori che concorrono alla sicurezza”. E’ quanto ha sottolineato l’ambasciatore Giampiero Massolo, direttore del Dis, intervenendo alla conferenza ‘La sfida cyber: minaccia all’economia nazionale’, che si è tenuta oggi a Roma, al Salone delle Conferenze Sioi (Società italiana per l’organizzazione internazionale), in occasione dell’inaugurazione dei Master in ‘Sicurezza economica, geopolitica e intelligence’, e in ‘Protezione strategica del sistema Paese: le infrastrutture critiche’. All’evento, ha partecipato l’ex ministro degli Esteri, Franco Frattini.
“La sicurezza partecipata -spiega Massolo all’Adnkronos- è la chiave per vincere le sfide. Il Comparto Intelligence protegge le imprese e l’economia nazionale. Lavoriamo a supporto operativo dei ‘players’ strategici e nell’azione di contrasto ai ‘cyber hacktivists’ e agli attacchi messi a segno in modalità ‘stealt’, che spesso sono rilevati con maggiore difficoltà”.
“Se la minaccia è asimmetrica -è il ragionamento del numero uno del Dis- si può fare molto per potenziare la nostra capacità di difesa delle reti. Si tratta di trarre pieno vantaggio dall’utilizzo degli strumenti leciti ‘offensivi’ per le aziende, come ad esempio ‘big data’ e intelligence economica. Ed è necessaria una sensibilità culturale che obbliga tutti, pubblico e privato, a entrare in campo per la sicurezza La repressione implica la collaborazione internazionale”. In questo percorso, risulta quindi fondamentale individuare priorità e strategie d’intervento in un’Agenda che vede impegnati in un lavoro comune la presidenza del Consiglio e tutti i ministeri che compongono il Cisr, in quanto coinvolti nel comune progetto di sicurezza.
Questo lavoro strategico dell’Intelligence a protezione delle aziende, sta producendo anche una diversa percezione del Comparto, come attestano le ultime ricerche dell’Eurispes che parlano di un’accresciuta stima dei cittadini per i nostri 007.