E’ iniziato proprio in queste ore l’annuale incontro di Davos organizzato dal World Economic Forum. Anche quest’anno l’agenda è molto densa ed anche quest’anno l’inizio dei lavori è stato preceduto dalla pubblicazione del Global Risks Report. Arrivato oramai alla nona edizione, il documento diventa ogni anno più approfondito e completo.
Il Global Risks Report è un’analisi dei rischi sistemici su scala globale realizzato dal team del WEF con il supporto di alcune delle principali realtà internazionali del settore: Marsh & McLennan Companies, Swiss Re, Zurich Insurance Group, Oxford Martin School, National University of Singapore e Wharton Risk Management and Decision Process Center.
Il cuore del documento è costituito da un sondaggio realizzato su oltre 700 leader internazionali ai quali è stato chiesto di esprimere il loro autorevole parere su 31 rischi globali (economici, ambientali, geopolitici, sociali, tecnologici) esaminati nelle loro reciproche interconnessioni ed in base al loro impatto, alla probabilità ed al livello di “preoccupazione” ingenerato negli esperti. Scopo dichiarato di questo studio è quello di offrire ai decision-maker internazionali un “framework” analitico funzionale ad una gestione del rischio di tipo pro-attivo ed integrata.
Come sempre l’analisi conseguente è piuttosto articolata e vi rimando, quindi, alla lettura del testo. Provando a sintetizzare, però, dal punto di vista dell’interconnessione, centrali risultano essere i rischi di crisi fiscale, l’ingovernabilità globale, la disoccupazione e l’instabilità politica e sociale.
Interessante è anche l’evoluzione nel corso degli anni della percezione di rischio. Dalla figura qui sotto risulta chiaro, ad esempio, che i rischi macro-economici tendono ad essere costantemente tra i più temuti, soprattutto in termini di impatto. Probabilmente anche a causa della expertise dei partecipanti.
Buona lettura e… seguiranno aggiornamenti.