E’ di poche ore fa la notizia che il Presidente Obama ha annunciato un imminente riforma della NSA basata, sembra, sostanzialmente sulle raccomandazioni della task force il cui rapporto è stato reso noto il 19 dicembre scorso.
Dal Sole 24 ore:
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha presentato il suo progetto di riforma dei programmi di sorveglianza dell’intelligence il prossimo 17 gennaio. A riferirlo è stata la Casa Bianca. Il portavoce, Jay Carney, ha dichiarato che Obama mostrerà “i risultati del lavoro fatto durante il processo di revisione”.
A dicembre, una task force creata dal presidente ha consegnato un rapporto sulle possibili modifiche, che garantiscano la sicurezza degli Stati Uniti e dei Paesi alleati rispettando allo stesso tempo la privacy dei cittadini. La necessità di una riforma e di limiti ai controlli si è presentata dopo le numerose rivelazioni di Edward Snowden, l’ex contractor della National Security Agency, che ha mostrato l’estensione fuori controllo dei programmi di sorveglianza della Nsa negli Stati Uniti e all’estero.
Obama ha trascorso le ultime settimane a vagliare le 46 raccomandazioni degli esperti, che hanno chiesto più trasparenza e protezione della privacy; è probabile che Obama decida di vietare la raccolta sistematica dei metadati delle telefonate, chiedendo alle compagnie telefoniche o a terze parti di conservarli, in modo che per avere accesso alle informazioni la Nsa sia costretta a chiedere l’autorizzazione.
Il presidente potrebbe poi chiedere una maggiore vigilanza sul National Intelligence Priorities Framework, il documento con cui si mettono a fuoco gli obiettivi dell’intelligence e si decide se tenere sotto sorveglianza i leader degli altri Stati. Un atto necessario, visti i problemi diplomatici causati dalle rivelazioni di Snowden, soprattutto con Berlino e Brasilia, che hanno aspramente criticato Washington per aver spiato il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e la presidente brasiliana, Dilma Rousseff.