In questo articolo Robert Kaplan traccia una sintesi dei progetti infrastrutturali in Africa. Una sorta di nuova “corsa” al continente nero che però, in questo inizio di ventunesimo secolo, riguarda quasi esclusivamente l’Africa meridionale ed orientale.
Le reti infrastrutturali già costruite o in costruzione, secondo Kaplan, inserirebbero questa parte del continente (ricchissima di risorse naturali) all’interno del più vasto sistema geopolitico dell’Oceano Indiano. Una regione che, partendo dall’Angola (sull’Oceano Atlantico) ed attraversando l’Oceano Indiano, arriverebbe fino alla Filippine ed al Mar cinese meridionale. Un’area geopolitica e geostrategica – perfettamente descritta da Kaplan in un libro di pochi anni fa – che costituisce sempre di più il baricentro economico del pianeta.
E’ appena il caso di notare come l’Europa rischi di restare geo-economicamente marginale in tale sistema di relazioni commerciali intercontinentali e come l’Africa settentrionale, i nostri vicini di casa, risulti, secondo l’analisi di Kaplan, tagliata fuori dai progetti infrastrutturali che stanno modificando gli assetti economici del continente.
Ecco un altro tema, veramente strategico, sul quale l’Europa e l’Italia dovrebbero riflettere molto attentamente.