Un articolo di Guido Olimpio sul Corriere della Sera di oggi:
Il vigliacco attacco di Londra è il sintesi del terrorismo fai-da-te. E ne contiene tutte le caratteristiche portate all’estremo. Innanzitutto il bersaglio: un militare in una città occidentale dove non si aspetta certo di essere aggredito ma che comunque è un bersaglio per la divisa che indossa. Poi le armi: non avendo a disposizione una pistola o fucile, i terroristi hanno usato dei coltellacci. Non servono manuali per organizzare l’agguato, solo la determinazione.
«NON SARETE MAI AL SICURO» – Sembra anche che, imitando quanto già visto in altri scacchieri, abbiano provato ad usare la loro vettura come ariete. Infine la motivazione: se sono vere le parole dell’assassino, ha colpito per dimostrare che gli occidentali “non saranno mai al sicuro”, così come non lo sono i musulmani dove l’Occidente partecipa a operazioni militari. Un tema caro al jihadismo che l’attentatore ha rilanciato in modo efferato con la confessione registrata da un telefonino. Un’immagine che, ne siamo certi, verrà scaricata e vista da molti simpatizzanti.COME GLI APPELLI QAEDISTI – Tutto questo, anche se le indagini sono ancora aperte, ricorda gli appelli degli ideologi qaedisti ad agire in modo individuale con quello che si trova. Se non sei in grado di fare una bomba – suggeriscono i manuali online – prendi una mannaia e vai all’attacco. Questo non significa che, necessariamente, esista un vincolo con il movimento di Bin Laden. Anzi, per ora, nulla lo fa pensare. Siamo davanti a esplosioni di violenza legate ad una matrice jihadista (spesso vaga), sostenute da una radicalizzazione repentina, condotte da figure dai profili incerti, approssimativi, ma comunque terroristi nei comportamenti. Infine un dato evidente e allarmante. Contro questo tipo di avversario c’è ben poco da fare. E saranno problemi seri per chi li deve contrastare.