Da Reuters.it, su gentile segnalazione:
ROMA – I carabinieri hanno arrestato oggi quattro uomini, tra cui l’ex imam tunisino della moschea di Andria, accusati di aver creato nel 2008 una cellula terroristica islamica che addestrava militanti da inviare all’estero, soprattutto in Iraq, per compiere attentati.
Lo riferiscono il Ros dei carabinieri e la procura di Bari.
Gli arresti sono avvenuti ad Andria, Catania, Milano e a Bruxelles. Altri due uomini, di nazionalità tunisina, sono invece sfuggiti all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale barese, perché rientrati nel frattempo in Tunisia, riferiscono i carabinieri.
Per gli investigatori, i sei si occupavano soprattutto di indottrinare e addestrare nuovi militanti jihadisti reclutati tra immigrati irregolari, che hanno poi frequentato campi in Afghanistan, Cecenia Iraq e Yemen e anche, ha riferito una fonte investigativa, sull’Etna, in Sicilia.
In alcuni casi, dicono gli inquirenti, i militanti addestrati sono stati utilizzati per attentati in Iraq. Il gruppo preparava anche piani operativi di attacco, soprattutto negli Stati Uniti e in Israele ma anche in Italia.
“Al centro delle indagini del Ros una cellula di matrice islamista, con base logistica in Puglia, in stretto contatto con personaggi di spicco del terrorismo internazionale e caratterizzata da un acceso antisemitismo e da un’aspra avversione verso gli stati ‘infedeli’, quali gli Stati Uniti e la stessa Italia”, dice una nota del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri sulla cosiddetta operazione “Mashrah” (teatro, in arabo).
“L’indagine ha consentito di documentare il ruolo apicale all’interno della “cellula” del tunisino Hosni Hachemi Ben Hassen, già imam della moschea di Andria (fino al 2010, ndr) e gestore di un call center sito in quel centro abitato, non solo riguardo alla sua costante e continua opera di proselitismo e indottrinamento finalizzata a formare ‘nuovi’ adepti e consentire loro di raggiungere i territori della ‘jihad’, con una preparazione, anche psicologica e ideologica, tale da permetterne l’immissione nel circuito terrorista”, dice una nota della Procura.
L’ex imam, è l’accusa dei magistrati, era collegato anche ad almeno “tre personaggi di rilievo del terrorismo internazionale”, cioè Essid Sami Ben Khemais, Ben Yahia Mouldi Ber Rachid e Ben Alì Mohamed.