A proposito di cultura della sicurezza e dell’intelligence, il prossimo 24 gennaio si svolgerà presso presso la Scuola Giuridica dell’Università di Camerino un seminario tenuto dal Sottosegretario Giovanni De Gennaro:
L’evento, coordinato dalla docente Catia Eliana Gentilucci e moderato dal giornalista Maurizio Piccirilli, metterà in rilievo come i Servizi Segreti si sono adeguati al cambiamento globale della politica, dell’economia e, pertanto, alle rinnovate e più subdole minacce alla nostra sicurezza.
Le attività più tradizionali dei Servizi Segreti (spesso nell’immaginario collettivo confuse con le azioni dei mitici James Bond), sia a livello nazionale che globale, si sono dovute implementare a settori di prevenzione ad ampio raggio che coinvolgono nuove esigenze come la difesa degli interessi economici e industriali nonché quella delle minacce asimmetriche derivanti dalle reti terroristiche, dai traffici illeciti e dalle mafie internazionali[…].
Come è noto, scopo dell’Intelligence è quello di difendere l’interesse nazionale ed assicurare la sicurezza dello Stato e dei cittadini. In questo ambito la riservatezza è ovviamente il carattere distintivo dei Servizi di informazione. Non solo le operazioni, per loro natura, devono essere riservate ma è anche indispensabile tutelare chi vi partecipa, talvolta anche a rischio della propria vita ed in contesti segnati da elevata pericolosità.
L’endemica peculiarità della riservatezza delle operazioni di Intelligence non deve però prestare il fianco a critiche verso l’operatività degli stessi Servizi. E’ importante, quindi dare corretta comunicazione delle missioni istituzionali a essi affidate, dei campi di intervento e dei risultati ottenuti.