dal Corriere.it:
MILANO – Dopo la gambizzazione dell’ad di Ansaldo Nucleare, un periodo di «stasi» da parte degli anarchici della Fai, che mantengono un «profilo basso» perchè si aspettano la reazione investigativa. Ma ci sarà poi una graduale ripresa e nuovi attacchi agli obiettivi indicati nella rivendicazione: interessi greci in Italia e italiani in Grecia, Finmeccanica, forze armate, banche, enti economici. Lo ha detto il direttore dell’Aisi, Giorgio Piccirillo, alla commissione Affari costituzionali della Camera.
PASSAGGIO ALL’AZIONE – L’aggressione ideologica anarchica, secondo Piccirillo, punta anche a «forze dell’ordine, apparato giudiziario, strutture di sfruttamento delle risorse energetiche, forze armate, forniture belliche, banche, strutture di gestione e indirizzo della politica economica, enti finanziari, uffici esazione, tutto il mondo che in questo particolare momento di congiuntura economica viene ad essere privilegiato quasi alla ricerca del “consenso” al dissenso da parte della popolazione». Il movimento anarchico, ha evidenziato il direttore dell’Aisi, «si è trasformato dall’interno e si è trovato in un contesto socioeconomico assolutamente favorevole che ha portato alla decisione di una frangia della Fai di passare all’azione diretta».GENOVA EPISODIO ANNUNCIATO – Quello di Genova, ha proseguito Piccirillo, «è stato un episodio annunciato. Gli anarchici lo dicevano nei mesi precedenti nei loro documenti che volevano passare all’azione diretta e c’è un’area grigia ormai difficile da distinguere di transizione tra gruppi di ispirazione brigatista e anarchici».
ORGANIZZATI – A proposito dell’agguato di Genova, Piccirillo ha detto che «contiene elementi di novità, rivelando una premeditazione e un’organizzazione che si distacca dalla prassi spontaneista e non gerarchica che ha caratterizzato finora gli anarchici». Nel caso specifico, ha spiegato Piccirillo, «contro ogni logica anarchica che si vanta di non avere organizzazione e di agire attraverso lo spontaneismo totale, c’è stato il furto della moto, i sopralluoghi ripetuti, la fuga: elementi che denotano premeditazione ed organizzazione. Inoltre – ha aggiunto – nel documento di rivendicazione si fanno nomi di terroristi degli anni ’70 e ’80 a conferma che si vuol tornare a quel tipo di violenza».
AZIONI DIMOSTRATIVE – I servizi segreti non escludono azioni anche dimostrative «rivendicate da sigle inedite, ma finalizzate a mantenere alta la tensione». Il generale ha anche sottolineato che c’è «emulazione ed il tentativo di inserirsi in un dibattito. Si tratta di gesti da seguire con attenzione perchè innalzano il clima di allarme».
ALLARME BOMBA – È rientrato nel giro di poche ore l’allarme bomba nella sede Equitalia a Salerno. Uomini della Digos della Questura di Salerno, insieme ad unità cinofile, hanno compiuto accurati controlli nei locali dai quali erano state allontanate una cinquantina di persone tra dipendenti e clienti. La segnalazione della presenza di un ordigno era stata fatta da ignoti, recapitando una lettera in busta gialla alla sede salernitana del quotidiano locale «Il Mattino». La rivendicazione era della Federazione Anarchica Informale.