Dopo il paper sull’intelligence economica la Fondazione Jean Jaures, vicina al Partito socialista francese, ha diffuso uno studio realizzato dal gruppo Orion, un osservatorio sulla difesa istituito all’interno della Fondazione e diretto da Louis Gautier.
Nello studio si analizza l’organizzazione dell’Intelligence francese individuandone alcune vulnerabilità e formulando specifiche proposte di riforma. Il gruppo Orion ritiene infatti che l’apparato, molto articolato e poco coordinato, non sia in realtà una vera “comunità” e ciò a discapito della resa complessiva della funzione intelligence. Uno strumento essenziale, invece, per un Paese avanzato che voglia agire come una potenza internazionale:
(…) une puissance comme la France qui, de surcroît, exerce des responsabilités internationales doit détenir une connaissance des événements autonome et instantanée, doublée d’une capacité d’analyse permettant d’anticiper risques et opportunités. Dans ce contexte, les services de renseignement apparaissent plus que jamais comme l’un des outils dont les autorités politiques disposent pour élaborer et mettre en oeuvre leurs décisions politiques, en temps de paix comme en temps de crise.
In particolare, gli esperti della Fondazione Jean Jaures identificano nella “testa” del sistema il problema principale, anche se non l’unico. La diversa dipendenza ministeriale delle agenzie, il ruolo eccessivamente accentratore del Presidente della Repubblica, a discapito di quello del Primo Ministro, e la debolezza strutturale della figura del Coordinatore Nazionale dell’Intelligence, introdotta nel 2008, costituiscono i principali fattori che limitano le potenzialità dell’Intelligence francese. Vengono quindi proposte alcune modifiche all’assetto organizzativo volte a rafforzare il vertice (potenziamento del Coordinatore o istituzione di un Sottosegretario di Stato delegato), semplificare la linea di comando e potenziare gli strumenti di controllo, sia quello parlamentare che quello amministrativo (attraverso la creazione di un ufficio ispettivo).
Grande attenzione è dedicata, poi, al bilancio delle agenzie (valutato in quasi due miliardi di euro, il 67% dei quali per stipendi) ed alla sua architettura, strutturata su quattro missioni e sei programmi di spesa affidati a sei, diversi, responsabili.
Il gruppo Orion propone tre possibili soluzioni per semplificarla, ridurre le duplicazioni e aumentare la trasparenza favorendo in tal modo quell’integrazione che è indispensabile per un’azione realmente coordinata e “comunitaria” del sistema.
Scrivono, tra l’altro, gli esperti francesi:
L’expérience montre que la masse critique budgétaire est un critère essentiel qui permet aux services d’exister visà-vis des partenaires étrangers – et donc de coopérer – et qu’elle est la condition sine qua non pour qu’ils puissent tenir les programmations déjà engagées et s’adapter aux grandes transitions technologiques (renseignement spatial, puissance de calcul pour le déchiffrement, etc.).
In periodo di austerità e di tagli all’Intelligence un concetto che sarebbe bene non dimenticare.