Maurizio Martinelli, sul Messaggero di oggi, riporta un’ipotesi che gira da qualche tempo, la creazione di una sorta di Servizio unico con l’accorpamento – secondo quanto scritto dal giornalista – del DIS e delle due Agenzie in un’unica struttura. La qual cosa, in tempi di crisi economica, servirebbe anche per razionalizzare le risorse eliminando duplicazioni:
L’obiettivo è tanto ambizioso quanto riservato. Il premier Mario Monti ne ha parlato ieri ai Copasir, il comitato di controllo sui servizi segreti. Non solo per una forma di cortesia istituzionale ma anche perché è lui ad aver trattenuto la delega all`intelligence. Si è parlato di come rivoluzionare i servizi (…).
Il premier Monti avrebbe discusso con il presidente del Copasir, Massimo D’Alema, e con gli altri commissari, come realizzare appieno la legge di riforma dei servizi di sicurezza che ha ormai cinque anni. Si è parlato di come razionalizzare le risorse eliminando duplicazioni e anche di come perfezionare gli automatismi dei vari apparati per consentire all’intelligence di svolgere al meglio le attività nei confronti del terrorismo internazionale e interno, della criminalità organizzata, degli attacchi cybernetici e anche di quelli finanziari, legati all`oscillazione spesso indotta fraudolentemente da speculatori internazionali. Ma non è tutto, perché il governo avrebbe mantenuto in piedi un progetto già esistente di riunificazione dei tre apparati di intelligence (l’Aise, l’Aisi e il Dis) sotto un’unica sigla, sul modello del Dipartimento di Sicurezza Usa, aggregando quindi le competenze sulla prevenzione, sul controspionaggio e su tutte le altre specializzazioni degli apparati che una volta si chiamavano Sismi e Sisde.
Con qualcosa in più, perché secondo una delle ipotesi di lavoro, un simile apparato potrebbe avvalersi di reparti militari d`assalto, come il Comsubin della Marina o il Col Moschin dell`Esercito, per azioni top secret. Ma si tratta, per il momento, di semplici ipotesi di lavoro.