Nel World Economic Forum che si è chiuso a Davos, i più erano consci che l’Eurozona, in questa struttura, non ha senso di esistere. È una creatura fittizia, non voluta da tutti i cittadini europei, di difficile gestione e non curante delle differenze fra le singole economie nazionali. Eppure, uscire da un sistema così complesso e ricercato strutturalmente non è facile. Il più grande fondo obbligazionario mondiale, Pimco, ha di recente spiegato che siamo entrati nel “Paranormal World”, un mondo completamente diverso a quello che abbiamo vissuto dal Black Monday, il venerdì nero del 1987, a oggi. Le certezze infatti sono sempre minori. Per risolvere questa crisi occorrono misure straordinarie e impopolari, foriere di sacrifici e fatica.
Quella iniziata dai subprime non è una crisi passeggera, ma strutturale. Capirlo in anticipo non significa evitare il peggio, che anzi sembra più vicino, ma riuscire ad affrontarlo con maggiore coordinamento. Proprio quello che ora non c’è.
da “Euro: lotta per la sopravvivenza” di Fabrizio Goria, ISPI Commentary