Come volevasi dimostrare… :
"Dagli arsenali di Gheddafi sono spariti migliaia di missili anti-aerei portatili. Sistemi molto pericolosi. Per tre motivi. Sono in grado di abbattere un jet passeggeri, sono facilmente trasportabili (anche in una vettura) e li può lanciare un solo uomo. L’ideale per i terroristi e una minaccia per l’aviazione civile.
Una parte dei missili sono finiti nelle mani degli insorti ma molti sono stati rubati da trafficanti o semplicemente da chi vuole far soldi facili e in fretta. L’ultimo «assalto» a Tripoli: un rappresentante di Human Right Watch e diversi giornalisti hanno trovato in un edificio le casse che contenevano i vecchi Sam 7 e i più moderni Igla, entrambi di fabbricazione russa. Secondo fonti americane, all’inizio del conflitto, la Libia disponeva di almeno 20 mila ordigni, peraltro non tutti «operativi». Con il trascorrere delle settimane molti di questi sistemi sono stati presi dagli insorti che, tuttavia, non ne avevano bisogno: la no fly zone imposta dalla Nato ha eliminato qualsiasi attività dell’aviazione di Gheddafi. Dunque i Sam servivano a poco.
Informazioni diffuse dall’Algeria e dai governi della regione del Sahel hanno parlato di un intenso mercato nero. Le armi sono state offerte a gruppi guerriglieri che agiscono nella regione e ad Al Qaeda nella terra del Maghreb, fazione algerina che è tornata di recente all’offensiva. Anche bande di tuareg avrebbero approfittato del momento. Dopo aver servito, come mercenari, nelle file lealiste sono tornate in Niger portandosi dietro grandi quantità di armi, missili compresi. Una delle figure più controverse della ribellione tuareg, Ibrahim ag Bahanga, è rimasto ucciso in circostanze misteriose alla fine di agosto. La versione «ufficiale» parla di un incidente stradale ma c’è il sospetto che sia stato assassinato in un regolamento di conti legato al contrabbando. Era appena tornato dalla Libia dove aveva partecipato ai combattenti al fianco dei governativi.
Ambienti dell’intelligence affermano che i Sam 7 ma soprattutto gli Igla hanno molti potenziali acquirenti: i qaedisti, l’Hezbollah, Hamas e chiunque sia deciso ad abbattere un aereo passeggeri. Viste le misure di sicurezza adottate negli aeroporti, i terroristi potrebbero cercare di raggiungere il loro obiettivo sparando su un jet in decollo o in atterraggio. Due le condizioni. Che lo sappiano usare e che sia in buon stato. Nel 2002 una cellula jihadista ha cercato di distruggere un aereo israeliano a Mombasa, ma l’attentato è fallito perché il Sam 7 (un modello molto vecchio) non ha funzionato e chi ha tirato non era troppo pratico. Più pericoloso, di sicuro, l’Igla, che ha un buon raggio d’azione (…)" (di Guido Olimpio, qui il New York Times e qui un precedente articolo).
Sul Washington Post le paure riguardanti gli arsenali chimici di Gheddafi.