E' stato pubblicato dalla casa editrice Chiarelettere un libro che ritengo possa essere veramente molto interessante: "Il golpe inglese – da Matteotti a Moro: le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell'Italia".
Scritto da Giovanni Fasanella e Mario Josè Cereghino il testo si basa, come scrivono gli stessi autori, "quasi interamente su documenti consultati negli archivi di Stato britannici di Kew Gardens, nei pressi di Londra, nel corso di ricerche durate anni. Centinaia di lettere, cablogrammi, informative e analisi dell'intelligence, della diplomazia, dei ministeri e dell'ufficio del premier. Rapporti classificati confidential, secret , top secret. Sono lì a disposizione degli studiosi. Ma nessuno si era preso la briga di cercarli e di esaminarli nella loro totalità".
Non ho letto il libro – mi accingo a farlo nelle prossime ore – ma in base ad una veloce ricognizione mi sembra di capire che i due autori analizzino il ruolo (pervasivo ed occulto?) che la Gran Bretagna avrebbe avuto negli affari di casa nostra.
Secondo Fasanella e Cereghino Londra avrebbe esercitato sull'Italia, per un periodo molto lungo e ricorrendo ad una pluralità di strumenti (massoneria, politica, intelligence, forze armate, media ecc), una vera e propria attività di influenza strategica. Non sottraendosi neanche alla destabilizzazione se ritenuta necessaria per raggiungere l'obiettivo principale: mantenere la Penisola subordinata a Londra. Insomma: un colpo di Stato strisciante e durato oltre mezzo secolo, "dal 1924 anno del sequestro e dell'assassimio del deputato socialista Matteotti) fino al 1978 (anno del sequestro e dell'assassinio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro)".
Quanto basta per suscitare la mia curiosità…