Le rivolte nord-africane hanno stimolato una riflessione sulla necessità di migliorare le capacità di prevenzione delle crisi.
Il Governo inglese, ad esempio, nella sua recentissima "Building Stability Overseas Strategy", ha annunciato l'istituzione di un sistema di Early Warning al quale assegnare il compito di monitorare le aree a rischio e pre-allertare in caso di scoppio di conflitti.
Il documento individua tre pilastri strategici per la prevenzione delle crisi, il primo dei quali è costituito proprio dall'early warning ovvero dalla capacità di "anticipare instabilità e conflitti". Il c.d. "Early Warning System" (EWS) è lo strumento per raggiungere tale capacità.
Il funzionamento del Sistema, strettamente collegato al Consiglio per la Sicurezza Nazionale ed interfacciato con le principali amministrazioni, è sommariamente descritto nello stesso documento strategico. Alimentato sia da analisi "all-source" governative (e quindi anche di fonte intelligence…) sia da analisi di esperti esterni l'Early Warning System monitorerà le aree a rischio su un orizzonte temporale di 12 mesi producendo un Early Warning Report su base semestrale. I Paesi da monitorare saranno individuati ed inseriti in una Watchlist aggiornata annualmente.
Inoltre, per identificare su scala ultra-quinquennale "emerging issues relevant to stability overseas" l'l'Early Warning System utilizzerà anche i prodotti di Horizon-Scanning elaborati dai vari dipartimenti del Governo inglese*.
Insomma, non resta che osservare il Sistema in attività per valutarne l'efficacia.
* Sul ruolo dell'Horizon-Scanning nel governo britannico consiglio questa lecture di Lord Hennessey.