Dalla Relazione 2011 del CoPaSiR (pag. 5):
"Il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (composto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dall’Autorità delegata, ove istituita, dal Ministro degli affari esteri, dal Ministro dell’interno, dal Ministro della difesa, dal Ministro della giustizia, dal Ministro dell’economia e delle finanze e dal Ministro dello sviluppo economico) “elabora gli indirizzi generali e gli obiettivi fondamentali da perseguire nel quadro della politica dell’informazione per la sicurezza”. Si tratta di uno dei punti centrali della riforma, che attribuisce al massimo livello della responsabilità politica l’individuazione del “fabbisogno informativo” cui devono concorrere gli organi dell’intelligence. Per fare in modo che il sistema dell’informazione per la sicurezza nel suo complesso sia all’altezza delle esigenze attuali e di prospettiva è innanzitutto da questa sede che devono partire gli indirizzi idonei ad ammodernare finalità e strutture.
Vi è la necessità, in definitiva, di adottare una “strategia di sicurezza nazionale” che dovrebbe aggiornare continuativamente l’ambito stesso della sicurezza nazionale adeguandolo ai mutamenti delle minacce. Il ruolo del Comitato parlamentare può essere a tal fine di fondamentale importanza: del resto il COPASIR ha mostrato sin dall’inizio della legislatura una particolare sensibilità a fornire un contributo propositivo."
Un passo nella giusta direzione…?