Da Corriere.it:
"MILANO – Un militare italiano della missione Unifil in Libano è rimasto ucciso e un altro è in gravissime condizioni in seguito a un attacco contro i mezzi blindati dell'Onu. Un'esplosione ha investito un mezzo dell'Unifil. Sono rimasti feriti anche altri 4 soldati italiani e, secondo il sito di al-Manar, tv vicina al movimento sciita Hezbollah, anche due civili libanesi. L'attentato è stato provocato dall'esplosione di un ordigno che ha fatto saltare in aria a circa 40 km a sud di Beirut il veicolo sul quale i militari italiani viaggiavano sulla superstrada diretta a Sidone.
MISSIONE LEONTE – I soldati italiani sono in Libano dal settembre 2006 nell'ambito della missione Leonte, che fa parte dell'intervento Onu denominato Unifil. L'Italia partecipa alla missione internazionale con un contingente di 1.780 militari. Il 10 maggio c'era stato il passaggio di consegne nel settore ovest della missione Unifil fra la brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli e la brigata meccanizzata Aosta. Al quartier generale del contingente italiano, base Millevoi, si era svolto l'avvicendamento tra i comandanti delle due brigate, i generali Guglielmo Miglietta e Gualtiero Mario De Cicco. Per la brigata Aosta, stanziata in Sicilia, si tratta della prima missione in Libano, dopo varie missioni svolte negli anni passati nei Balcani.
I CADUTI ITALIANI IN LIBANO – Il 6 agosto 1997 quattro soldati italiani morirono nel corso della missione Unifil/Italair: in un volo di addestramento notturno un elicottero cadde per il maltempo nei pressi di Tibnin. Il 15 marzo 1982 a Beirut nei pressi del campo profughi palestinese di Sabra venne colpito Filippo Montesi: il marò spirò una settimana dopo. Nel corso della missione i feriti italiani furono 75. Nell'ambito dell'attuale mission e Unifil, cominciata a fine 2006, nessuna vittima era mai stata registrata (…)".