Alla luce dei recenti eventi riflettevo: ma siamo proprio sicuri che le previste contromisure siano efficaci ed utili per il nostro Sistema-Paese?
Una recente ricerca (qui sintetizzata) dimostrerebbe di no:
"Oltre a problemi di competitività di sistema, il controllo delle imprese italiane soffre di problemi antichi e mai risolti. Le imprese italiane sono sottocapitalizzate e si affidano quasi unicamente al credito bancario. La struttura proprietaria, incentrata sulla famiglia, è generalmente contraria all'apertura del capitale per timore di perdere il controllo. Da un'indagine della Banca d'Italia del 2006 emerge che molte imprese rinunciano a possibilità di crescita per non aprirsi a capitale di rischio esterno. Queste condizioni generano una sottocapitalizzazione cronica e una struttura sbilanciata verso la piccola dimensione, che rendono il sistema di controllo delle imprese fragile. Nel caso di Bulgari, passata sotto il controllo della francese Lvmh, sono questi i nodi che hanno impedito la nascita di un grande gruppo del lusso a controllo italiano. È necessario accrescere la capitalizzazione delle imprese, favorendo l'afflusso del risparmio delle famiglie verso forme di investimento azionario, sviluppando il mercato borsistico, facendo crescere il settore del venture capital e del private equity. E anche qui rimane molta strada da fare.
La scorciatoia più semplice è quella di un intervento legislativo del governo. Proteggere le imprese dalle scalate, particolarmente estere, danneggia l'economia del paese, ma fa comodo a gruppi di potere influenti. Aiuta i "capitalisti senza capitali", che attraverso catene di controllo, patti di sindacato e banche di sistema controllano le imprese con lo zero virgola del capitale di rischio. Piace a una ristretta cerchia di manager autoreferenziali che si muovono con molta grazia e poco sforzo da un consiglio di amministrazione all’ altro, senza doversi preoccupare troppo della performance delle aziende che gestiscono, forti di un sistema di relazioni inossidabile. Fanno comodo a un potere politico che preferisce un interlocutore imprenditoriale nazionale, possibilmente debole e sensibile alle istanze della politica. Con questi interessi in gioco, è facile prevedere come andrà avanti la "battaglia" per l'italianità."