Come sempre avviene in casi del genere ho passato le ultime ore leggendo i documenti e passando in rassegna le dichiarazioni dei politici, nazionali e stranieri, ed i pareri dei tanti esperti (ahimè, spesso un mero elenco, qualche volta persino errato, di armamenti). Ciò che non ho trovato, almeno fin ad ora, è la strategia.
A parte l'ONU* gli obiettivi dei vari attori sono abbastanza chiari. Francia (soprattutto) e Gran Bretagna vogliono eliminare Gheddafi, l'Italia è stata costretta a rivedere le proprie posizioni e adesso cerca di rimanere in "partita", Obama non vuole perdere la faccia e aderisce limitatamente, anche perchè oltre ai vari problemi pregressi i veri interessi strategici statunitensi sono altrove.
Considerando i limiti intrinseci di una no-fly zone, più utile per la deterrenza che non per la "compellenza", e, più in generale, quelli di un intervento aereo, nutro qualche serio dubbio sul fatto che tale strategia possa realizzare l'obiettivo di cacciare il leader libico, interrompere il conflitto, salvare la popolazione e garantire la stabilità. A meno, ovviamente, di non voler successivamente intervenire sul terreno…
E allora ho come il sospetto che in questa situazione un po' tutti, ed un po' troppi, stiano procedendo a vista senza una chiara percezione degli interessi, degli obiettivi, dei mezzi e dei possibili effetti. In breve: senza strategia o, peggio, senza una visione.
Ma magari mi sbaglio.
* La cui risoluzione, se applicata alla lettera, porterebbe di fatto ad una divisione della Libia.