Notizie lette nell’ultimo numero della nota rivista francese.
– Peter Ricketts, attuale consigliere per la sicurezza nazionale britannico, dovrebbe lasciare l’incarico per diventare ambasciatore a Parigi. Al suo posto dovrebbe subentrare, con sommo gaudio di Jack, Charles Farr, ex Mi6 ed attuale direttore dell’Office for Security and Counterterrorism.
– Come accennato precedentemente, al-Maliki sarebbe fortemente appoggiato dall’Iran e dall’asse sciita ed altrettanto fortemente osteggiato dall’Arabia Saudita e dai sunniti (ovviamente…). In tal senso l’Iran sarebbe riuscito ad ottenere l’appoggio di al-Sadr alla candidatura di al-Maliki. In cambio quest’ultimo, una volta salito al potere, eviterebbe di smantellare le milizie sciite-iraqene.
A questo progetto iraniano di espansione della propria influenza i sauditi si opporrebbero nonostante i tentativi di mediazione pro-iraniana del siriano Assad.
– Sempre per la gioia di Jack il governo di Sua Maestà ha stanziato circa un miliardo di sterline per il potenziamento delle capacità di cyberwarfare. Principale destinatario delle risorse sarà il GCHQ.
– E’ nato il Club Hermes, un’associazione che riunisce ex funzionari dei Servizi francesi, in gran parte ex DGSE.