La seconda tecnica strutturata è la “Cross-Impact Matrix”. Una tecnica che aiuta ad analizzare problemi complessi nei quali agiscono fattori e variabili diverse ma correlate fra loro in vario modo (da qui il nome di “analisi di impatto incrociato”).
Ideata e sviluppata negli anni ’60 questa metodologia è abbastanza semplice.
Consiste in una fase preliminare nella quale il team di analisti (ma può essere effettuata anche dal singolo professionista) identifica fattori e/o variabili e/o soggetti e/o eventi che incidono su una determinata situazione. Viene quindi creata una matrice nella quale le variabili precedentemente individuate sono inserite in ascissa ed in ordinata.
Attenzione: tutte le variabili vengono iscritte sia in ascissa che in ordinata (qui un esempio trovato sul web).
A questo punto il team adopera la matrice per analizzare le relazioni esistenti tra tutte queste variabili e le relazioni (o “ratings”) vengono registrate sulla matrice stessa.
Ricorrendo ad un esempio molto elementare, se la variabile 1 ha una correlazione positiva sulla variabile 2 si registrerà un “+”, se la variabile 1 ha una relazione negativa sulla variabile 3 si registrerà un “-“, e così via.
Normalmente, evidenziano i due autori, le relazioni tra le variabili vengono esaminate in modo biunivoco. Viene quindi valutato non solo l’impatto che la variabile 1 ha sulla variabile 2 ma, viceversa, anche l’impatto che la variabile 2 ha sulla variabile 1.
Alla fine della procedura il team di analisi avrà tracciato un quadro completo dei rapporti e delle relazioni che intercorrono tra i diversi fattori nell’ambito di una determinata situazione.
La tecnica – più difficile da descrivere che da applicare – risulta utile quando è necessario esaminare una situazione “in divenire” valutandone i possibili sviluppi oppure quando si deve monitorare una situazione “stabile” identificando le variabili che potrebbero causarne cambiamenti o, ancora, quando si devono identificare gli effetti di un dato evento appena occorso.
In generale, quindi, l’analisi di impatto incrociato può essere un buon supporto per l’analista d’intelligence impegnato in attività di previsione. Soprattutto se adoperato nella fase iniziale del progetto di analisi.
Infine, durante tutta la procedura in oggetto si può far uso di una delle tecniche di brainstorming.
– continua –