La lenta ma costante espansione (geo)strategica cinese coinvolge sempre di più il Mediterraneo.
Dal Sole24ore di domenica.
Di Vittorio Da Rold
Il passo è destinato a cambiare i rapporti strategici nell’area del Mediterraneo orientale. La Cina, la seconda potenza economica del mondo dopo gli Stati Uniti, si è impegnata a sostenere la Grecia nelle prossime emissioni di obbligazioni a lungo termine. Un aiuto di cui si era molto parlato a maggio, nel momento più acuto della crisi di Atene, e che ora è finalmente uscito allo scoperto mettendo Washington e Bruxelles in una situazione piuttosto imbarazzante, visto che Ue e Fmi hanno già messo sul piatto un piano di salvataggio da 110 miliardi di euro, piano che Atene evidentemente non ritiene sufficiente. La notizia è stata confermata da fonti governative greche, al termine di un incontro ieri ad Atene tra il primo ministro greco Georges Papandreou e il suo omologo cinese Wen Jiabao in visita nel paese per due giorni.
«La Cina si è impegnata a sostenere la Grecia, quando questa tornerà sui mercati obbligazionari» hanno detto le fonti elleniche alla stampa non precisando però quando questo dovrebbe avvenire. La notizia è stata poi confermata da Wen, che in conferenza stampa ha dichiarato che «la Cina farà un grande sforzo per sostenere l’economia dell’Eurozona e la Grecia. La Cina parteciperà all’acquisto di nuove obbligazioni greche».
Atene, messa in ginocchio da un debito pari a 300 miliardi di euro, ha dovuto fare ricorso lo scorso maggio agli aiuti finanziari forniti dall’Fmi e dai membri dell’Eurozona, in cambio dell’adozione di un drastico piano di austerità che ha causato un profondo malcontento sociale.
Dal lancio del piano, la Grecia ha emesso obbligazioni a breve termine (tre e sei mesi, i Tbill) per rifinanziarsi, e ha avviato una campagna di comunicazione per rilanciare la sua immagine tra i risparmiatori e convincere gli osservatori e gli investitori della serietà delle sue politiche, nella speranza di far abbassare i tassi che hanno 10 punti di spread sui bund e ricorrere nuovamente al mercato a lungo termine. La Grecia ha intenzione di tornare a emettere obbligazioni a lungo termine nel 2011.
La prospettiva cinese di investimento sull’area dell’Egeo è di lungo periodo. In particolare Cina e Grecia stanno lavorando insieme per costruire al Pireo, il porto commerciale di Atene, il più grande centro di distribuzione e di transito tra Asia ed Europa. La società cinese Cosco, una delle maggiori al mondo, ha ottenuto la concessione, dopo molte contestazioni sindacali, per gestire due terminal container per 35 anni. Non solo. La Cosco ha fatto il bis con il porto turco di Smirne.
Papandreou e Wen hanno firmato due accordi per favorire gli investimenti cinesi in Grecia e scambi culturali bilaterali. La Cina, che creerà un fondo da 5 miliardi di dollari in sostegno della marina mercantile greca, acquisterà anche sei navi mercantili da armatori greci, tra cui due cargo dal valore di 111 e 84,5 milioni di dollari, e una nave cisterna da 75 milioni di dollari.
Il premier, accompagnato da una decina di ministri e da diversi uomini d’affari, tra cui il presidente del gigante cinese dei trasporti Cosco (China Ocean Shipping Company) Wei Jiafu e il governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan, si fermerà in Grecia fino a lunedì. Successivamente si recherà a Bruxelles, e poi farà tappa in Italia e in Turchia.