In queste ore è stato presentato il report di un gruppo di studio assemblato dalla New American Foundation e dal Center for International Policy.
Il gruppo è composto da esperti, ex funzionari ed accademici. Robert Jervis, Stephen Walt, Robert Pape, Barry Posen, Paul Pillar, Parag Khanna… solo per fare qualche nome.
Ciò che propongono è, in breve, un cambio di strategia ed il ritorno ad obiettivi più 'contenuti: l'abbandono del 'nation-building', la riduzione della presenza militare, il coinvolgimento degli attori regionali, maggiori sforzi nel settore dello sviluppo economico e, all'interno, l'allargamento della coalizione (riconciliazione) .
In altre parole ciò che si propone (opinione personale) è un disimpegno graduale tentando però di non lasciare il caos ed evitando che un vuoto di potere in Afghanistan possa essere colmato da altre potenze regionali (tipo la Cina e/o l'Iran), il che comporterebbe l'alterazione del delicato balance of power dell'area.
A New Way Forward – Rethinking US Strategy in Afghanistan