La relazione del Copasir.
Un parere personale dopo aver letto l'intero documento. Ovviamente non essendo competente tralascio gli argomenti più tecnici concentrandomi solo su quelli strategici.
Aspetti positivi del documento:
1) l'indagine in sè. L''aver svolto un'indagine del genere è già, per me, una cosa positiva.
Sarebbe interessante, adesso, se il Copasir estendesse la sua attività di ricerca dal cyber-space all'intero settore della sicurezza nazionale complessivamente considerato;
2) in tal senso il secondo aspetto positivo è dato proprio da uno degli ultimi passaggi (testuale):
"In via generale (…) si ritene opportuno raccomandare al Governo il tempestivo avvio di un processo di analisi e valutazione delle priorità legate alla sicurezza della Repubblica. L'assenza di una revisione strategica del perimetro di sicurezza nazionale comporta, direttamente e indirettamente, un investimento non ottimale in termini politici e di tutela degli interessi nazionali. Le caratteristiche, il rango e il posizionamento dell'Italia in uno scenario geopolitico e strategico in rapida e costante evoluzione richiedono l'elaborazione di una Strategia per la Sicurezza della Repubblica, che individui le priorità e le direttrici della politica estera, di sicurezza e difesa nazionale, rapportandone gli obiettivi alla consistenza delle risorse disponibili e avviando una pianificazione coerente con gli interessi di medio e lungo termine per il Paese.
Si tratta di una riflessione che dovrà trarre origine e impulso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, necessiterà della piena concertazione con le istituzioni e gli organi della Repubblica coinvolti nella tutela della sicurezza nazionale e dovrà trarre piena e compiuta elaborazione nella sede parlamentare. In tal senso, il ruolo dei nostri apparati di intelligence è assolutamente centrale e, come negli altri sistemi occidentali, deve essere valorizzato al massimo, perchè si possa in tal modo allargare in maniera efficace lo spettro delle azioni di tutela della sicurezza e di contrasto alle nuove generazioni di minacce".
Tradotto in parole povere: a) abbiamo bisogno di un documento che tracci una strategia di sicurezza nazionale: b) la leadership nell'attività di analisi ed elaborazione di tale documento spetta alla Presidenza del Consiglio la quale dovrà 'pensarlo', ovviamente, assieme agli altri apparati strategici per il nostro Paese.
Riflessione personale: ove così fosse la Presidenza dovrebbe procedere ad una riorganizzazione al fine di creare un efficiente centro integrato di analisi che al momento non esiste;
3) scrive il Copasir che, in materia di cybersecurity, il "limite principale si riscontra nella dimensione della prevenzione della minaccia e nell'assenza di una pianificazione coordinata e unitaria al livello del vertice politico (…). Le azioni intraprese dai singoli dicasteri (…), dalle strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri, dagli operatori pubblici e privati sono servite, fino ad oggi, a colmare singoli vuoti organizzativi. In prospettiva, occorre una pianificazione strategica in materia di contrastro alla minaccia cibernetica, parte di una strategia nazionale di sicurezza che possa dettare le linee guida a tutti i soggetti interessati, coordinandone gli sforzi ed assumendosi, innanzitutto, l'onere di pianificare le azioni per la messa in sicurezza delle infrastrutture critiche di sicurezza nazionale".
Tradotto in parole povere: serve un centro di coordinamento e pianificazione strategica.
Aspetti negativi del rapporto:
1) l'aver fatto uso sostanzialmente di sole fonti aperte (ovviamente da quello che posso capire);
2) una concentrazione eccessiva sul cybercrime;
3) qualche imprecisione su alcuni aspetti strategici.