Finalmente sono riuscito a leggere i reports dell'Intelligence and Security Committee (qui e qui) recentemente diffusi. Elenco qui di seguito alcuni punti che hanno attirato la mia attenzione.
Primo punto: il budget.
Secondo il report 2009 – 2010 il budget 2008/9 delle tre Agenzie di Intelligence (Security Service, Secret Intelligence Service e GCHQ) ammonta a £2,033m. Un aumento del 15% rispetto all'anno precedente ed una previsione di aumento dell'8% per il 2009/10.
Il report, per motivi di sicurezza, non fornisce informazioni sulla suddivisione di questa somma tra le tre Agenzie. E' però evidente, in base ai grafici riportati sia nel report 2009 – 2010 che in quello 2008 – 2009, che l'incremento di budget riguarda tutte e tre le strutture.
Da quello che riesco a capire l'Agenzia che ha goduto percentualmente del maggior incremento è l'Mi5 (+ 15%).
Secondo punto: il personale.
Tutte e tre le Agenzie stanno incrementando il personale, in alcuni casi anche in modo piuttosto consistente. Tra il 2006 ed il 2009 l'Mi5 ha potenziato del 40% il suo organico e prevede di aumentare di un altro 7% entro l'aprile del 2010 (a regime il Secret Service dovrebbe disporre di 4.100 agenti).
Più contenuti gli aumenti di organico del SIS (tra l'8 ed il 12%) e del GCHQ (attorno al 3%) ma anche in questi casi, comunque, si tratta dell'inserimento di diverse centinaia di persone (nel 2008/9 risulta che il GCHQ abbia reclutato più di 700 individui).
L'Intelligence and Security Committee segnala che l'Mi6 ha pianificato un aumento del 40% nel personale in missione all'estero ma che, nonostante il successo nell'attività di reclutamento, "the benefits have yet to be seen in terms of an increase in operational capability". Ciò a riprova che al potenziamento degli organici non consegue automaticamente un aumento delle capacità operative.
Terzo punto: i settori di attività.
Quasi il 90% delle risorse del Secret Service sono destinate al contrasto al terrorismo. Il 75% al contrasto al terrorismo internazionale ed il 13% al contrasto al terrorismo irlandese. Durante il 2008/9 solo il 3% dello sforzo complessivo è stato destinato al contrasto alle attività ostili da parte di soggetti stranieri (Russia e Cina in primis). Da un'analisi integrata dei reports degli ultimi anni sembra di capire che il maggior impegno nel settore del terrorismo internazionale è andato a discapito del controspionaggio, la qual cosa è stata evidenziata dallo stesso comitato di controllo ("we are still concerned that counter-espionage is not sufficiently resourced in light of the levels of hostile foreign activity in the United Kingdom").
Riguardo al SIS, invece, solo il 37% delle risorse complessive è destinato al contrasto al terrorismo internazionale. Non ci sono dati, però, in merito alle risorse destinate agli altri obiettivi della ricerca informativa i quali dovrebbero essere la Russia (priorità numero uno?), la controproliferazione, l'Iran ed un'altro che in entrambi i reports è censurato.
Quarto punto: l'impatto della NSS sull'Intelligence.
Nel report 2008 – 2009 l'Intelligence and Security Committee riporta un cambiamento nel sistema dei requirements e delle priorità (R&Ps) del Joint Intelligence Committee. In particolare, dall'aprile 2008 viene utilizzato un sistema a "matrice" in cui le priorità sono fissate in base agli "strategic policy requirements" contenuti nella National Security Strategy. In sostanza, il principale documento strategico del governo inglese, emanato per la prima volta nel 2008, costituirebbe realmente la base di partenza per la pianificazione della ricerca informativa degli apparati di intelligence. Tutto ciò a vantaggio della capacità di pianificazione di lungo termine: "One of the benefits of the new way of doing things is that it provides effectively an audit trail so you can understand how you arrived at particular judgements… you have got weights assigned to the National Security Strategy objectives… The JIC was much more focused on the big picture and there was much less… nitpicking on individual issues".